L’AMMINISTRATORE REVOCATO HA DIRITTO AL COMPENSO STRAORDINARIO?
Il compenso straordinario dell’Amministratore di Condominio deve essere proporzionato al lavoro effettivamente svolto.
LeggiIl compenso straordinario dell’Amministratore di Condominio deve essere proporzionato al lavoro effettivamente svolto.
LeggiSe il decoro architettonico è già stato alterato e tollerato nel tempo, non si può pretendere da un singolo condomino il rispetto di regole ormai disattese. Questo apre la strada a una maggiore libertà per i proprietari, purché gli interventi non aggravino ulteriormente la situazione estetica dell’edificio.
LeggiL’edilizia è uno dei settori più impattanti sul clima, per le emissioni sia in fase costruttiva che nella gestione energetica degli edifici. Le cause climatiche ne stanno ridefinendo la responsabilità giuridica, con effetti sistemici sul piano normativo e progettuale.
LeggiLa manutenzione o rifacimento dei pluviali può generare dubbi sulla ripartizione delle spese, soprattutto in edifici complessi con più scale, corpi separati o lastrici solari di proprietà esclusiva.
LeggiCon la sentenza n. 14871 del 3 giugno 2025, la Corte di Cassazione torna ad affrontare il tema della responsabilità dell’appaltatore per gravi difetti di costruzione in ambito condominiale, ribadendo che l’amministratore è legittimato ad agire anche in assenza di autorizzazione preventiva dell’assemblea.
LeggiLe detrazioni fiscali per interventi edilizi sulle parti comuni condominiali rappresentano un’importante agevolazione finalizzata alla riqualificazione degli edifici.
LeggiChi rivendica la proprietà esclusiva di un bene comune è tenuto a fornire adeguata prova di tale diritto. A tal fine, risulta imprescindibile disporre di un titolo di acquisto che sancisca, in modo inequivocabile, l’esclusione della comunione del bene.
LeggiIl condominio può continuare a utilizzare lo sconto in fattura per il Superbonus se il general contractor ha pagato parte dei lavori ai subappaltatori entro il 30 marzo 2024, anche senza emettere fattura verso il condominio entro tale data.
LeggiSecondo l’art. 844 del C.C., il proprietario di un fondo deve impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino, se superano la normale tollerabilità.
LeggiPer usucapire un bene comune, o potenzialmente tale, è necessario ottenere il possesso esclusivo e ininterrotto del bene, senza la presenza o l’interferenza degli altri condomini o proprietari.
LeggiL’amministrazione è tenuta a rilasciare il titolo edilizio considerando solo la compatibilità urbanistica dell’opera, lasciando ogni questione riguardante i diritti soggettivi al giudizio civile.
LeggiLe norme dei primi condomini risalgono al 1942, da allora c’è stato un lavoro di interpretazioni sulle scarne indicazioni del codice civile, che hanno portato ad una formata giurisprudenza originata dalle controversie sul funzionamento della proprietà in comune tra i diversi attori. Per facilitare il compito degli addetti ai lavori, il Consiglio Nazionale del Notariato, ha aggiornato una guida contenente le regole di funzionamento del condominio e dell’assemblea, i compiti dell’amministratore e l’utilizzo delle parti comuni.
LeggiLa presunzione legale di comunione di talune parti dell’edificio condominiale, stabilita dall’art.1117 c.c., si basa sulla loro destinazione all’uso ed al godimento comune e risultare da elementi obiettivi, cioè dalla attitudine funzionale della parte di cui trattasi al servizio od al godimento collettivo, intesa come relazione strumentale necessaria tra questa parte e l’uso comune.
Leggila tutela dell’ambiente (anche nell’interesse delle future generazioni) impone – non solo dal momento dell’ingresso esplicito in Costituzione (con il nuovo terzo comma dell’art. 9, introdotto nel 2022) – rigore nell’accertamento della pericolosità degli alberi e proporzionalità nell’individuare le misure idonee a contrastarla.
LeggiSenza formazione obbligatoria, l’amministratore di condominio non può operare. Tale indirizzo già affermato dal Decreto Ministeriale 140 del 2014, che aveva chiarito i requisiti e competenze del professionista, ha trovato conferma in una serie di sentenze che si sono susseguite.
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