GLI IMMOBILI ABUSIVI POSSONO ESSERE SANATI ALL’ASTA?
La Cassazione ha confermato che il diniego di condono è valido anche se non notificato a tutti e che la vendita all’asta non sana automaticamente l’abuso edilizio.
LeggiLa Cassazione ha confermato che il diniego di condono è valido anche se non notificato a tutti e che la vendita all’asta non sana automaticamente l’abuso edilizio.
LeggiGli eredi devono affrontare queste conseguenze spiacevoli degli abusi edilizi e trovare il modo di regolarizzare la situazione, per evitare spiacevoli sanzioni.
LeggiL’art. 44 del Testo unico sull’edilizia prevede responsabilità penali per chi si rende colpevole di abuso edilizio.
LeggiCon la sentenza n. 9879/2023, la sezione VI del Consiglio di Stato ha accolto la ricorso volto all’annullamento di un ordine di demolizione di una costruzione costruita sul confine di un tratto autostradale.
Leggiil mediatore ha l’obbligo di agire con diligenza qualificata, ossia di utilizzare le competenze e le conoscenze proprie della sua professione per fornire informazioni corrette e complete alle parti coinvolte nella compravendita.
LeggiI fotogrammi scaricati da Google Earth costituiscono prove documentali pienamente utilizzabili ai sensi dell’articolo 234, comma 1, cod. proc. pen. o 189 cod. proc. pen., in quanto rappresentano fatti, persone o cose.
LeggiAi fini della sanatoria straordinaria/condono, per opere ultimate devono intendersi «gli edifici nei quali sia stato eseguito il rustico e completata la copertura, ovvero, quanto alle opere interne agli edifici già esistenti e a quelle non destinate alla residenza, quando esse siano state completate funzionalmente».
LeggiTra gli anni Settanta e Ottanta, sono state costruite diverse case senza autorizzazione in tante zone d’Italia rendendo molte Regioni delle zone pericolose, caratterizzate spesso da un terreno fragile.
LeggiUn condominio non può essere ritenuto responsabile di un abuso edilizio e, pertanto, divenire destinatario di un ordine di demolizione da parte del Comune. La questione è stata trattata nella sentenza del Tar Basilicata n. 19663/2014 che, a riguardo, ha ribadito i principi già espressi dalla Cassazione n. 19663/2014.
LeggiIl TAR Lazio ha chiarito come deve avvenire la prova della data di costruzione di un manufatto affinché possa essere correttamente inquadrato il titolo edilizio
LeggiAcquistare un immobile con un abuso edilizio, espone i nuovi proprietari ad una serie di responsabilità, infatti secondo la sentenza del T.A.R. della Campania n. 4313 del 24 giugno 2021 , l’amministrazione comunale può sanzionare anche i proprietari o possessori di un immobile ad altro titolo pur non essendo autori degli abusi.
LeggiI bonus fiscali escludevano la possibilità di usufruire degli incentivi in presenza di abusi edilizi sia nelle parti comuni. che nei singoli appartamenti. L’articolo 13-ter del Decreto Agosto ha poi previsto che il rispetto delle norme edilizie debba essere verificato solo in relazione alle parti comuni del condominio. In seguito, il Decreto Semplificazioni (Decreto Legge n. 77 del 31 maggio 2021) ha fatto ulteriormente chiarezza, ammettendo al Superbonus 110% la manutenzione straordinaria mediante comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA). Sono esclusi da questa previsione gli interventi di demolizione e ricostruzione.
LeggiL’articolo 36 del d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, dispone che il permesso in sanatoria può essere ottenuto “se l’intervento risulti conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente sia al momento della realizzazione dello stesso, sia al momento della presentazione della domanda”, quindi a seguito di una doppia conformità da eseguirsi sia al momento della realizzazione dell’abuso, sia al momento della presentazione della domanda di sanatoria.
LeggiNel caso di abusi edilizi, l’ordine di demolizione non è l’unica alternativa prevista dal TESTO UNICO EDILIZIA DPR n. 380/2001, infatti qualora la demolizione non possa essere eseguita senza pregiudizio della parte eseguita in conformità, è prevista la possibilità per la pubblica amministrazione di valutare una sanzione alternativa. Questo è quanto stabilito dal CONSIGLIO DI STATO con la Sentenza n. 350 dell’ 11 gennaio 2021.
LeggiIl Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio con la sentenza n. 10869/2020 del 23 ottobre 2020, ha ribadito che il proprietario dell’immobile realizzato abusivamente, in assenza di autorizzazioni deve ritenersi passivamente legittimato rispetto al provvedimento di demolizione, indipendentemente dall’essere o meno estraneo alla realizzazione dell’abuso, atteso che “il presupposto per l’adozione di un’ordinanza di demolizione non è, infatti, l’accertamento di responsabilità nella commissione dell’illecito, bensì l’esistenza di una situazione dei luoghi contrastante con quella prevista nella strumentazione urbanistico-edilizia: sicché sia il soggetto che abbia la titolarità a eseguire l’ordine ripristinatorio, ossia in virtù del diritto dominicale il proprietario, che il responsabile dell’abuso sono destinatari della sanzione reale del ripristino dei luoghi” (Cons. Stato Sez. VI, 11 dicembre 2018, n. 6983).
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