LE FOGLIE DI ULIVO DALLE ECCELLENTI PROPRIETA’ ACUSTICHE DIVENTANO PANNELLI FONOASSORBENTI

Negli ultimi anni i materiali naturali si sono avvicinati sempre di più nelle prestazioni ai tradizionali trattamenti superficiali fonoassorbenti, che si ottengono attraverso l’utilizzo di fibre sintetiche, ma con costi di produzione notevolmente ridotti, una migliore biodegradabilità, leggerezza e un minore impatto ambientale rispetto ai materiali più convenzionali. A causa del cambiamento climatico in atto e della crisi ambientale globale, l’attenzione è ora rivolta all’utilizzo di fibre naturali, in particolare fibre riciclate, come materiali fonoassorbenti. Lo studio Life Cycle Assessment (LCA) condotto da Asdrubali et al (Asdrubali, F.; Schiavoni, S.; Horoshenkov, K.V. Una rassegna di materiali sostenibili per applicazioni acustiche. Costruire. Acoust. 2012, 19, 283–312), ha rilevato che la produzione di materiali sintetici richiede una grande quantità di energia durante il ciclo produttivo, il che porta a un peggioramento delle attuali condizioni climatiche. I materiali naturali invece aiutano a ridurre l’impronta di carbonio, perché la loro produzione non si basa sull’uso di sostanze chimiche e consumano meno energia e meno combustibili fossili.

Da queste constatazioni è stato eseguito uno studio in Italia, presso il Politecnico di Torino.

Gli scarti di potatura e le foglie di ulivo stanno dimostrando di essere una risorsa preziosa per la creazione di pannelli fonoassorbenti con eccellenti proprietà acustiche.

Ecco come funziona:

  1. Ispirazione dalla natura: L’architetta Rossella Cottone, studentessa del Politecnico di Torino, ha osservato la pratica tradizionale di bruciare gli scarti delle potature di ulivo nei campi. Si è chiesta: “Perché si è sempre fatto così?”. Questa domanda l’ha portata a considerare nuove possibilità per riutilizzare questi materiali.
  2. Materiali naturali: In collaborazione con le docenti Louena Shtrepi e Valentina Serra, il gruppo di ricerca ha sviluppato un prototipo di pannelli fonoassorbenti utilizzando esclusivamente scarti di potatura di ulivo e altri materiali naturali. Questi pannelli offrono prestazioni simili o superiori alle fibre sintetiche, ma con costi di produzione ridotti e un impatto ambientale minore.
  3. Economia circolare: L’approccio consiste nell’utilizzare il cippato ottenuto dagli scarti delle potature di ulivo come materiale sfuso, senza l’uso di leganti a base di resine. Questo promuove l’economia circolare, riducendo gli sprechi e dimostrando che è possibile creare materiali edilizi di alta qualità da risorse agricole.
  4. Applicazioni: I pannelli fonoassorbenti possono essere utilizzati in case, uffici, studi di registrazione e altri ambienti per ridurre il rumore e migliorare l’acustica.