COME PROGETTARE EDIFICI SALUBRI A ZERO EMISSIONI DI CARBONIO PER LIMITARE LA CRISI CLIMATICA E TUTELARE LA SALUTE DELLE PERSONE

edifici a zero emissioni

Per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi e limitare il riscaldamento globale a 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali ed evitare le peggiori catastrofi della crisi climatica, dobbiamo dimezzare le emissioni dell’ambiente costruito entro il 2030 e decarbonizzarlo completamente entro il 2050.

Gli edifici sono il fondamento delle nostre comunità, ma le loro emissioni sono anche alla base della crisi climatica, infatti sono attualmente responsabili di quasi il 40% dell’energia globale e delle emissioni di CO legate ai processi di emissioni. Per raggiungere la completa decarbonizzazione del sistema, dobbiamo assicurarci una collaborazione e un coordinamento tra i vari attori coinvolti, tra cui governi, organizzazioni industriali, produttori di materiali da costruzione e professionisti del settore edile. Solo attraverso un impegno collettivo sarà possibile affrontare con successo la sfida dell’azzeramento delle emissioni nette nel settore edile. È altresì necessario aumentare la consapevolezza e l’educazione sulla sostenibilità nel settore edile e fornire incentivi per incoraggiare l’adozione di pratiche e materiali più sostenibili.

La decarbonizzazione degli edifici è possibile. Negli ultimi mesi abbiamo assistito a una maggiore azione in materia di zero emissioni nette rispetto all’intero decennio precedente e l’approccio del settore sta diventando chiaro, in particolare per le nuove costruzioni.

Per facilitare una maggiore consapevolezza di progettazione sostenibile, che garantisca anche la salute degli occupanti è bene tener presente alcuni aspetti fondamentali.

1) Ottimizzazione passiva del design. Il design della facciata è fondamentale e si riferisce all’uso di strategie e tecnologie di design che riducono la necessità di energia per il riscaldamento, il raffreddamento e l’illuminazione degli edifici.

Alcuni esempi di ottimizzazione passiva della facciata degli edifici includono:

  • Orientamento solare: l’orientamento dell’edificio in modo tale da massimizzare l’uso del sole per il riscaldamento durante l’inverno e minimizzare l’esposizione diretta alla luce solare durante i mesi estivi per ridurre il raffreddamento.
  • Isolamento termico: l’uso di materiali isolanti per ridurre la dispersione di calore attraverso le pareti e il tetto, mantenendo così una temperatura interna confortevole senza l’uso eccessivo di riscaldamento o raffreddamento.
  • Schermature solari: l’installazione di elementi di protezione come persiane, tende o schermi solari per bloccare l’irraggiamento diretto del sole durante i mesi estivi, riducendo così la quantità di calore che entra nell’edificio.
  • Ventilazione naturale: l’utilizzo di aperture, finestre o sistemi di ventilazione che consentono il passaggio dell’aria fresca all’interno dell’edificio, riducendo così la necessità di aria condizionata. La ventilazione naturale è un metodo di ventilazione che utilizza la forza del vento e la differenza di temperatura per far circolare l’aria all’interno di un ambiente. Questa consente di limitare i danni alla salute, soprattutto nel controllo delle infezioni per contrastare i rischi è sempre la più opportuna.  Ad esempio, nel Regno Unito, la politica del Servizio Sanitario Nazionale tende a limitare l’adozione della ventilazione meccanica nelle principali aree di trattamento medico come le stanze di isolamento, di malattie infettive o le sale operatorie. I reparti dei pazienti di solito non devono essere ventilati meccanicamente e la ventilazione naturale attraverso le finestre apribili è solitamente la soluzione più comune.
  • Luci naturali: il design di aperture e finestre che consentono l’ingresso di luce naturale all’interno dell’edificio, riducendo così la necessità di illuminazione artificiale durante il giorno. Sul fronte del benessere, l’esposizione alla luce solare aiuta l’organismo a produrre maggiori quantità di vitamina D, risorsa chiave per combattere ansia, depressione, diabete e dolore cronico, migliora i ritmi circadiani e la qualità del sonno, aiutando a concentrarsi meglio, consente di essere più produttivi e rende persino più felici.
  • Materiali a bassa emissione: l’uso di materiali da costruzione a basso impatto ambientale che riducono l’emissione di gas serra durante la produzione e l’installazione, oltre a migliorare la qualità dell’aria interna a beneficio della salute. Le evidenze scientifiche consolidate, attribuiscono una serie di patologie ai materiali edili ad alte emissioni di composti organici volatili (Cov), utilizzati per realizzare gli edifici.

2)Ridurre la domanda e il consumo di energia operativa.

Ci sono diverse misure tessili che possono essere adottate per ridurre la domanda di riscaldamento, raffreddamento e illuminazione in un edificio. Alcune di queste misure includono:

  • Utilizzo di tende oscuranti o tessuti riflettenti per ridurre il calore solare durante i mesi estivi e consentire un maggiore ingresso di luce naturale durante i mesi invernali.
  • Installazione di tappeti e tessuti a bassa conduttività termica per ridurre la perdita di calore attraverso il pavimento.
  • Utilizzo di tessuti isolanti sulle pareti e sul soffitto per ridurre la dispersione di calore.
  • Utilizzo di tessuti termoregolanti che possono contribuire a mantenere il corpo a una temperatura confortevole indipendentemente dalle condizioni esterne.
  • Utilizzo di tessuti a isolamento acustico per ridurre la trasmissione del rumore e migliorare il comfort acustico dell’edificio.

Inoltre, è importante allargare le fasce di temperatura all’interno dell’edificio consentendo agli occupanti di adattarsi e controllare il proprio comfort regolando gli indumenti. Ciò può richiedere una maggiore flessibilità nella gestione delle temperature interne per evitare la sovrariscaldamento o il sovra-raffreddamento.

Per ridurre ulteriormente la domanda di energia, è possibile esaminare i fattori determinanti del consumo energetico e identificare approcci alternativi. Ad esempio, l’uso di dispositivi di illuminazione a basso consumo energetico come lampadine a LED può ridurre significativamente il consumo di energia per l’illuminazione.

Inoltre, è importante sfidare le pratiche e gli standard di progettazione convenzionali per trovare soluzioni alternative. Ad esempio, invece di affidarsi esclusivamente a sistemi di riscaldamento e raffreddamento meccanici, potrebbe essere possibile utilizzare ventole e flusso d’aria naturale per mantenere la temperatura interna desiderata.

E’ bene utilizzare approcci internazionali di progettazione , che offrono elevati standard di comfort e salute e riducono drasticamente il consumo energetico degli edifici. In tutto il mondo sono oramai migliaia di edifici certificati.

3) Eliminare i combustibili fossili, dando priorità alle tecnologie di terza generazione di rete di calore e alle pompe di calore elettriche rispetto alle tecnologie dei combustibili fossili per fornire energia a basso impatto ambientale a prezzi accessibili. Queste tecnologie di quinta generazione possono avere un costo più alto all’inizio, ma offrono un ritorno sulla lunga termina a causa del minor costo di manutenzione e delle potenziali riduzioni di tariffe e incentivi governativi.

4)Fornire energia rinnovabile e stoccaggio in loco, ove possibile. Priorizzare le reti di calore di quinta generazione e le tecnologie delle pompe di calore elettriche rispetto alle tecnologie dei combustibili fossili è una scelta strategica per fornire energia a basso impatto ambientale a prezzi accessibili. Le reti di calore di quinta generazione utilizzano tecnologie innovative come la nanotecnologia, la superconduttività e la tecnologia dei fotovoltaici per generare calore e elettricità con elevata efficienza energetica e bassa emissione di carbonio. Le pompe di calore elettriche, a loro volta, utilizzano energia elettrica per trasportare il calore da un luogo a un altro, riducendo la domanda di calore direttamente dal combustibile fossile.

5) Limitare il carbonio incorporato in anticipo nella costruzione, per questo è necessario considerare tutte le fasi del ciclo di vita del materiale, dalla sua estrazione fino alla sua installazione. Ciò include anche le emissioni generate durante le opere di costruzione stesse. Una strategia efficace è quella di utilizzare approcci di costruzione modulari. Questo significa progettare edifici con componenti prefabbricati che possono essere facilmente assemblati e smontati. Ciò riduce il consumo di materiali e di energia nel processo di costruzione e permette la riutilizzazione dei materiali in futuro. È inoltre importante progettare per la decostruzione, utilizzando i principi dell’economia circolare. Questo significa progettare gli edifici in modo tale che i materiali possano essere facilmente separati e riutilizzati alla fine del loro ciclo di vita. Ciò può essere fatto utilizzando connessioni e fissaggi rimovibili e prestando attenzione alla scelta dei materiali. Limitare i rifiuti generati durante la costruzione è un altro aspetto fondamentale. Ciò può essere ottenuto programmando con attenzione le consegne dei materiali per ridurre gli sprechi, riciclando i materiali di scarto e promuovendo pratiche sostenibili come il riutilizzo degli imballaggi. Inoltre, è importante calcolare e monitorare l’intensità di carbonio dei materiali utilizzati nella costruzione. L’obiettivo è ridurre l’intensità di carbonio a un massimo di 500 kg di CO2 per metro quadrato di edificio. Questo può essere fatto scegliendo materiali a basso contenuto di carbonio e utilizzando tecnologie e processi più sostenibili.

Infine, è importante adottare un approccio olistico alla sostenibilità nella costruzione, considerare non solo l’impatto del carbonio incorporato, ma anche altri aspetti come l’efficienza energetica, l’uso responsabile dell’acqua e la riduzione dell’inquinamento.

6)Misurare tutte le emissioni di carbonio generate durante ogni fase della vita del progetto, compreso la fase iniziale di progettazione e l’ammissione iniziale, oltre alle operazioni quotidiane, le manutenzioni, gli allestimenti, le ristrutturazioni minori e grandi, la decostruzione e il riutilizzo dei materiali da costruzione. Questo deve essere fatto tenendo conto della durata e della robustezza progettata della struttura, in modo da avere una prolungata vita del progetto.

7)Rendere pubbliche le prestazioni ogni anno utilizzando un database del carbonio incorporato attraverso un sistema per tracciare e registrare le emissioni di anidride carbonica (o CO2) del progetto e dell’edificio, alla stregua delle revisioni delle autovetture ed il controllo dei fumi. Questo processo di tracciamento e comunicazione delle emissioni di CO2 è parte di una strategia più ampia di riduzione delle emissioni di CO2, che può anche includere l’implementazione di misure di mitigazione, l’avvio di progetti di riduzione dell’emissione di CO2 e la collaborazione con le autorità competenti per la riduzione delle emissioni di CO2.

Raggiungere gli obiettivi di emissioni zero nette richiede cooperazione, collaborazione e impegno da parte di tutti i soggetti interessati. Dobbiamo continuare ad avere conversazioni costruttive e lavorare insieme per sviluppare e implementare soluzioni sostenibili che ci portino verso un futuro a zero emissioni nette.Questi piani d’azione hanno il potenziale per migliorare radicalmente il futuro del nostro ambiente costruito. Garantire città e comunità a basse emissioni di carbonio e sostenibili per tutti non solo aiuterà a contrastare il cambiamento climatico, ma migliorerà anche la qualità della vita delle persone e la loro salute, ridurrà l’inquinamento e promuoverà opportunità economiche sostenibili.