SUPERBONUS: IN CENTRO STORICO PER LE RIPARAZIONI LOCALI E SINGOLA UNITA’ STRUTTURALE LA DECISIONE SPETTA AL PROFESSIONISTA

Per il Super Sismabonus più che all’unità funzionalmente indipendente bisogna fare riferimento all’unità strutturale (US) chiaramente individuabile secondo le NTC 2018 getto di interventi antisismici.

Superbonus – la decisione del professionista

L’Agenzia delle Entrate è entrata nel merito degli interventi di riduzione del rischio sismico limitati alla singola unità strutturale e non eseguiti sulla base di un progetto unitario, considerati dal professionista come “interventi di riparazioni o locali“, richiamando i dettami della Commissione consultiva per il monitoraggio dell’applicazione del D.M. 28 febbraio 2017, n. 58, e quelli delle linee guida ad esso allegate, precisando che “ai fini dell’applicazione del Sismabonus o del Super Sismabonus più che all’unità funzionalmente indipendente bisogna fare riferimento all’unità strutturale (US) chiaramente individuabile secondo le NTC 2018 (§ 8.7.l) in quanto essa dovrà avere continuità da cielo a terra, per quanto riguarda il flusso dei carichi verticali e, di norma, sarà delimitata o da spazi aperti, o da giunti strutturali, o da edifici contigui strutturalmente ma, almeno tipologicamente, diversi“.

Con la risposta n.630 del 28 settembre 2021 l’Agenzia delle Entrate – seguendo le indicazioni delle precedenti 560 e 598 – ha confermato che gli interventi antisismici limitati a una sola unità strutturale appartenente a un aggregato immobiliare di un centro storico, e confinante con altri edifici, realizzati senza un piano unitario di risanamento, possono usufruire della detrazione del 110% , seguendo la decisione del professionista che ne valuta la rispondenza rispetto ai requisiti stabiliti alla norma agevolativa.

IL CASO

L’Istante, comproprietario di un fabbricato situato in un centro storico, costituito da due unità immobiliari, confinante con altre costruzioni, intende effettuare lavori di consolidamento sismico. Gli interventi riguardano l’intero fabbricato che, comunque, fa parte di un aggregato edilizio più ampio.

Dopo aver evidenziato che lo stabile si trova in un centro storico, si chiede la possibilità di prendere il Superbonus nonostante gli interventi programmati si limitino alla singola unità strutturale come definita dalle Ntc 2018 (Norme tecniche per le costruzioni) e non vengano eseguiti sulla base di un “progetto unitario” che coinvolga tutti gli edifici adiacenti.

Nel caso in esame, fermo restando che il Superbonus potrà essere applicato soltanto per gli interventi agevolabili realizzati sulle parti strutturali dell’intero edificio, spetterà al professionista incaricato stabilire, sulla base dei chiarimenti forniti dalla suddetta Commissione e delle linee guida di riferimento:

  • se le modifiche antisismiche in questione possiedano i requisiti per essere considerate “interventi di riparazioni o locali”,
  • l’individuazione di una “unità strutturale” secondo le Ntc 2018 (§ 8.7.l);
  • ogni valutazione in merito alla possibilità di redigere progetti di intervento su una porzione di edificio in autonomia rispetto all’intero edificio.

E’ compito del professionista dare il benestare alla possibilità di accedere al Superbonus 110%