ASSEMBLEA DEI PRESIDENTI: I GEOMETRI SI IMPONGONO NEL MERCATO, AUMENTANO I REDDITI E LE COMPETENZE

Firenze: assemblea dei Presidenti

Il Superbonus ha rimesso i geometri al centro dell’edilizia: dalle verifiche urbanistiche alle pratiche edilizie, dalla diagnosi strumentale sugli edifici alla valutazione dell’impatto ambientale dei vari interventi, ivi inclusa il rispetto dei criteri ambientali minimi. Si registra anche un vero exploit per le iscrizioni al primo anno del corso di laurea triennale professionalizzante LP01 “Professioni tecniche per l’edilizia e il territorio”.

Si è svolta a Firenze nei giorni 3 e 4 novembre la terza Assemblea dei Presidenti della Categoria dei geometri, riuniti a Palazzo San Marco nella sede dell’Istituto Geografico Militare (Igm), reduce dalle celebrazioni dei 150 anni dalla sua fondazione. Una straordinaria occasione di divulgazione geografica e di sensibilizzazione alla tutela del patrimonio cartografico, fondamentale per conoscere il territorio e la sua storia: un contesto nel quale i geometri, misuratori della Terra per definizione, riconoscono e ritrovano la vocazione più autentica.

Tanti gli spunti di riflessione e numerose le constatazioni che confermano l’ascesa di una Categoria capace di rimodellarsi alle richieste del mercato. Il Superbonus ha consentito di definire nuove competenze, per rispondere alle varie necessità per attuare e pianificare la riqualificazione sismica ed energetica del patrimonio edilizio, facendo registrare anche la crescita dei redditi 2021, saliti di oltre il 30% rispetto all’anno precedente.

Il dato era evidentemente atteso così come la portata, in linea con la crescita del settore edilizio che, dopo un decennio di segno “meno”, ha registrato nel 2021 un balzo del 20%, contribuendo per un terzo alla crescita del 6,7% del Pil nazionale. E anche per il 2022 le previsioni sono positive: il dato atteso, fornito da Ance, è di + 12%, trainato soprattutto dal Superbonus che ha fatto crescere del 22% il settore delle riqualificazioni degli immobili residenziali.

Ebbene: nella cosiddetta filiera del Superbonus i geometri sono tra i profili tecnici più coinvolti, con incarichi che vanno dalle verifiche urbanistiche alle pratiche edilizie, dalla diagnosi strumentale sugli edifici alla valutazione  dell’impatto ambientale dei vari interventi, ivi inclusa il rispetto dei Cam, i criteri ambientali minimi.

Analogo exploit per le iscrizioni al primo anno del corso di laurea triennale professionalizzante LP01 “Professioni tecniche per l’edilizia e il territorio”, che nell’anno accademico 2022/2023 ha visto crescere da 11 a 20 il numero degli atenei coinvolti, e quasi triplicare quello delle immatricolazioni, da 145 a circa 400. 

Maurizio Savoncelli Presidente del Consiglio Nazionale dei Geometri e Geometri laureati, esprimendo soddisfazione per i dati, che confermano la buona salute della Categoria, ritiene che l’attività di orientamento svolta dalla Categoria sotto l’egida del progetto Georientiamoci e il progetto Una rotta per l’orientamento promosso dalla Fondazione Geometri sin dal 2013, la dedizione dei referenti dei Collegi territoriali di tutta Italia hanno dato la possibilità di far conoscere agli studenti delle scuole secondarie di primo grado il percorso di studi Cat e i percorsi professionali e accademici post diploma, in primis il corso di laurea triennale professionalizzante (la LP01, appunto) che abilita direttamente alla professione di geometra laureato, prevedendo la duplice valenza di titolo di studio e di accesso alla professione della tesi di laurea.

Gli ottimi risultati reddituali sono invece da ascriversi alla spinta che il Pnrr sta imprimendo alla transizione ecologica, i cui tasselli sono l’edilizia green sostenibile e salubre, l’efficientamento energetico, il consumo di suolo zero, l’economia circolare, l’agricoltura sostenibile,  la riduzione dello spreco idrico, l’utilizzo di informazioni georeferenziate per frenare il dissesto idrogeologico.

In tutti questi ambiti il geometra è chiamato ad operare in un arco di tempo che va ben oltre il 2026, anno di conclusione della “messa a terra” dei progetti: il primo orizzonte temporale al quale già oggi devono guardare i nostri giovani è quello del 2030, così come indicato dall’Onu nell’Agenda dello Sviluppo Sostenibile. Non a caso in sede europea lo strumento di rilancio dell’economia affossata dalla pandemia si chiama Next Generation Eu.

Tgli interventi dei Presidenti dei Collegi territoriali, che hanno saputo caratterizzare le circostante ed i settori in crescita nei quali occorre focalizzare le energie per poter scrivere la storia del prossimo futuro.

Le parole pronunciate dal Generale di Divisione Pietro Tornabene, Comandante dell’Igm ai rappresentanti della dirigenza territoriale (190 dei quali in presenza), ricordando come «le competenze tecniche che caratterizzano il percorso curriculare del geometra – dall’estimo alla trigonometria alla topografia –  sono strumenti che consentono di comprendere la realtà che ci circonda, e come grazie alla cartografia, in particolare, lo Stato prende coscienza di sé stesso e del proprio precipitato storico», sembrano suonare come la riconferma del valore della Categoria e l’apertura di una nuova era dove le competenze necessarie per affrontare le nuove sfide economiche e sociali non vedono certamente esclusi i Geometri Italiani, ma fondamentali ed indispensabili per l’evoluzione del paese.