L’USO DI DRONI PER MAPPARE L’AMIANTO E CENSIRE TUTTI GLI EDIFICI
I droni un supporto alla bonifica dell’amianto
Le indagini aeree per ottenere i dati necessari per attuare interventi di tutela ambientale e pianificare politiche idonee per rimuovere o monitorare i pericoli per la salute dei cittadini e dell’ambiente sono oramai molto in uso. I voli autorizzati da ENAC e dalla Prefettura di Milano rispettando la normativa sulla privacy, permettono di favorire i progressi compiuti nella bonifica dell’amianto. In Lombardia ad esempio ci sono ancora oltre 100mila aree da mettere in sicurezza. La situazione è simile anche in altre parti d’Italia ed è importante di accelerare le bonifiche per eliminare i rischi per la salute dei cittadini.
L’esposizione all’amianto può causare infiammazioni e gravi patologie asbesto-correlate, come il mesotelioma.
L’uso dei droni per rimuovere l’amianto è una pratica emergente che offre numerosi vantaggi rispetto ai metodi tradizionali di rimozione. Possono raggiungere aree difficili, come tetti alti o luoghi con accesso limitato. Questo rende l’uso dei droni particolarmente efficace nelle operazioni di bonifica dell’amianto.
Uno dei principali vantaggi dell’uso dei droni è la sicurezza degli operatori. L’amianto è noto per essere estremamente pericoloso per la salute umana e la sua rimozione tradizionale può comportare un alto rischio per gli operatori. L’utilizzo dei droni elimina la necessità di esposizione diretta all’amianto, riducendo significativamente il rischio per la salute dei lavoratori.
Inoltre, i droni possono essere equipaggiati con telecamere termiche o sensori per la rilevazione dell’amianto, consentendo una localizzazione precisa e una valutazione delle aree contaminare senza bisogno di controlli manuali. Questo permette di ottimizzare la rimozione e di ridurre al minimo la dispersione di fibre di amianto nell’ambiente circostante.
I droni possono anche essere utilizzati per il trasporto dell’amianto rimosso, evitando così la necessità di trasportarlo manualmente da un’area all’altra. Questo non solo semplifica il processo di smaltimento, ma riduce anche il rischio di contaminazione e di esposizione delle persone durante il trasporto.
Nonostante i numerosi vantaggi, è importante sottolineare che l’uso dei droni per la rimozione dell’amianto non può avvenire autonomamente, ma deve essere supportato da operatori addestrati e qualificati. La tecnologia dei droni sta continuamente evolvendo e ci sono ancora sfide da affrontare, come la capacità di gestire grandi quantità di amianto e le questioni legali legate alla rimozione e allo smaltimento corretti.
Di recente in Lombardia a San Donato milanase, due droni hanno sorvolato i cieli in cerca di coperture in eternit.
Sono state effettuate una serie di ricognizioni con due droni professionali, ultraleggeri e telecomandati. L’operazione è ad opera della ditta AeroDron, azienda specializzata in mappature territoriali aeronautiche. L’iniziativa, varata dal Comune, ha l’obiettivo di mappare nel dettaglio l’area e censire tutti gli edifici contenenti amianto, così da definire un piano di bonifica e un elenco completo delle zone contaminate.