L’INQUINAMENTO IN CASA E’ SUPERIORE A QUELLO ESTERNO: PROGETTAZIONE ADEGUATA ALLE NUOVE REALTA’ AMBIENTALI

inquinamento indoor

L’inquinamento è un problema presente nella nostra vita, perché ci sono sempre più fonti che rendono l’aria irrespirabile. Se prima si aveva la convinzione che fosse solo colpa dell’inquinamento urbano, negli ultimi anni ci si è resi conto che anche all’interno della casa esistono agenti che rilasciano inquinanti nell’aria. Infatti, anche mentre compiamo azioni più semplici come cucinare o pulire, dobbiamo essere consapevoli che i prodotti che utilizziamo rilasciano elementi nocivi. Si aggiungono poi i materiali edili nocivi, la scarsa ventilazione, la presenza del radon, per complicare le situazioni che compromettono la qualità dell’aria che respiriamo all’interno degli edifici.

Dyson che si contraddistingue per la creazione di prodotti che ci accompagnano nelle differenti attività quotidiane, è anche una Global Research and Technology Company. L’azienda con la sua esperienza nello studio del flusso d’aria, della filtrazione e dei motori digitali, oltre a dedicarsi allo sviluppo dei prodotti, collabora con enti di ricerca e istituzioni accademiche per accrescere il sapere sulla qualità dell’aria a livello globale. Questo ha spinto l’azienda a lanciare una campagna che coinvolge 350 classi del territorio lombardo con lo scopo di sensibilizzare i più giovani su temi di attualità e ispirare le future generazioni di ingegneri.

Il progetto didattico per ispirare i più giovani

Secondo una ricerca condotta da Toluna per Dyson per indagare l’approccio degli italiani rispetto alla tematica dell’inquinamento, questo rappresenta una preoccupazione comune in tutte le città italiane, in primis degli abitanti delle città di Napoli, Torino e Milano.

La percezione generale è che l’inquinamento sia una problematica legata agli spazi outdoor, ma negli ultimi anni è aumentata la preoccupazione rispetto all’impatto che la qualità dell’aria può avere sul benessere anche negli spazi indoor. Questo vale in particolare per spazi pubblici e commerciali, dove aspetti come il ricircolo dell’aria e la presenza di sistemi di filtrazione della stessa hanno assunto particolare rilevanza.

Il progetto didattico “La Scienza dell’Aria: educazione sulla qualità dell’aria”, si rivolge alle Scuole Primarie e Secondarie di I grado della Lombardia, per l’A.S. 2022 – 2023. Gli istituti sono situati nella parte centrale della Pianura Padana, la zona ha caratteristiche fisiche che la rendono una delle aree europee più soggette all’inquinamento atmosferico. Di conseguenza questa area presenta un maggior rischio di superamento dei limiti di qualità dell’aria e una maggiore difficoltà nel raggiungimento degli obiettivi che la normativa italiana ed europea, così come le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, richiedono.

I materiali didattici forniti agli studenti, sono realizzati dalla James Dyson Foundation, ente di beneficenza istituito nel 2002 e che approfondisce il tema dell’inquinamento utilizzando un approccio scientifico e offrendo ai ragazzi soluzioni ingegneristiche per fronteggiarlo.

Nel corso delle cinque lezioni, si cercherà di far capire agli studenti come l’inquinamento dell’aria sia diventato un problema globale e cosa si sta facendo per risolverlo. Supportati dall’aiuto dei docenti, gli alunni scopriranno il processo di progettazione, disegnando e realizzando un prototipo della propria soluzione al problema dell’inquinamento atmosferico durante il tragitto verso la scuola.

L’innovazione di Dyson

Dyson da anni si occupa dello sviluppo di tecnologie che hanno a che fare col trattamento dell’aria e della sua purificazione. Tutto ha avuto inizio nel momento in cui l’azienda ha sviluppato la tecnologia ciclonica e il primo aspirapolvere senza sacchetto al mondo. Da allora sono nati gli aspirapolvere senza filo, il robot aspirapolvere, l’aspirapolvere omni-direzionale, gli asciugamani ad aria, i purificatori e i purificatori umidificatori.

Nell’ultimo decennio, dalla nascita della categoria Dyson dedicata, la ricerca sulla qualità dell’aria interna ed esterna è stata in cima all’agenda aziendale. Nel 2009 Dyson ha lanciato il primo ventilatore senza pale e successivamente gli ingegneri hanno rivolto la loro attenzione non solo al movimento dell’aria, ma al raffreddamento e al riscaldamento di quella purificata. I primi purificatori Dyson sono stati lanciati nel 2015 e da allora si sono evoluti per incorporare la distruzione della formaldeide, l’umidificazione igienica e la filtrazione HEPA dell’intero dispositivo.

Le cuffie per la purificazione dell’aria Dyson Zone sono il prossimo passo da compiere: rappresentano l’ingresso di Dyson nel mondo della tecnologia indossabile e dell’audio e portano nell’universo on the go le prestazioni di filtrazione di alta qualità che le macchine offrono.