LE ISOLE DI CALORE URBANE: CAUSE, EFFETTI E SOLUZIONI

Le isole di calore sono un fenomeno climatico sempre più rilevante nelle città moderne. Si tratta di aree urbane dove la temperatura dell’aria è significativamente più alta rispetto alle zone rurali circostanti, con differenze che possono raggiungere i 5–7°C, soprattutto nelle ore serali e notturne
Le Cause principali
Le isole di calore sono causate da una combinazione di fattori legati all’urbanizzazione:
- Materiali edili: asfalto, cemento e superfici artificiali assorbono il calore solare e lo rilasciano lentamente, creando un accumulo termico.
 - Scarsa vegetazione: la mancanza di alberi e spazi verdi riduce l’evapotraspirazione, un processo naturale che raffresca l’ambiente.
 - Struttura urbana: edifici alti e strade strette intrappolano il calore e ostacolano la ventilazione naturale (effetto “canyon urbano”).
 - Attività antropiche: traffico, impianti industriali, condizionatori e riscaldamenti emettono calore e gas serra.
 - Inquinamento atmosferico: agisce come una coperta che trattiene il calore e rallenta il raffreddamento notturno.
 
Effetti sul clima e sulla salute
- Aumento delle temperature estive: le città diventano veri e propri “forni” durante le ondate di calore.
 - Stress termico: maggiore incidenza di problemi cardiovascolari e respiratori, soprattutto tra anziani e soggetti vulnerabili.
 - Consumo energetico: aumento della domanda di energia per il raffrescamento (condizionatori), con conseguente impatto ambientale.
 - Alterazione del microclima urbano: riduzione della biodiversità e peggioramento della qualità dell’aria.
 
Le Soluzioni e mitigazione
Le strategie e alcune soluzioni efficaci per contrastare le isole di calore sono parte integrante delle politiche di rigenerazione urbana e delle Case Green:
1. Tetti e superfici ad alta riflettanza (cool roofs)
- Materiali riflettenti con elevato albedo (capacità di riflettere la radiazione solare).
 - Riduzione della temperatura superficiale fino a 30°C rispetto a tetti convenzionali.
 - Benefici: minore uso di condizionatori, maggiore durata dei materiali.
 
2. Tetti verdi e pareti vegetali
- Substrati vegetali che isolano termicamente e favoriscono l’evapotraspirazione.
 - Riduzione della temperatura interna degli edifici fino a 4–5°C.
 - Benefici: raffrescamento passivo, miglioramento della qualità dell’aria, assorbimento CO₂.
 
3. Pavimentazioni permeabili e vegetate
- Materiali drenanti (ghiaia, autobloccanti, pavimentazioni erbose) che riducono il calore e favoriscono l’infiltrazione dell’acqua.
 - Benefici: mitigazione del calore, prevenzione di allagamenti, raffrescamento del suolo.
 
4. Progettazione bioclimatica
- Orientamento degli edifici per massimizzare ventilazione naturale e ombreggiamento.
 - Utilizzo di schermature solari, logge, frangisole e pergolati verdi.
 - Benefici: riduzione del fabbisogno energetico, comfort termico naturale.
 
5. Infrastrutture verdi
- Alberature stradali, parchi urbani, corridoi ecologici.
 - Gli alberi possono ridurre la temperatura dell’aria circostante fino a 2–3°C.
 - Benefici: ombra, raffrescamento, habitat per la biodiversità.
 - Pavimentazioni drenanti in piazze e percorsi pedonali
 - Aree gioco e fitness all’aperto immerse nel verde
 - Percorsi sensoriali e terapeutici con piante aromatiche e zone d’ombra
 - Zone di socializzazione con sedute, fontane e wi-fi pubblico
 
6. Mobilità sostenibile e riduzione delle emissioni
- Piste ciclabili protette e collegate al trasporto pubblico
 - Parcheggi verdi con tettoie fotovoltaiche e stazioni di ricarica elettrica
 - Zone a traffico limitato con priorità a pedoni e mezzi elettrici
 - Gestione condivisa degli orti urbani e delle aree verdi
 - App di quartiere per monitoraggio ambientale e segnalazioni civiche
 
Impatto complessivo stimato
| Indicatore | Valore | 
| Riduzione isola di calore | −2,5°C | 
| Risparmio energetico | −50% rispetto a edifici tradizionali | 
| Aumento biodiversità urbana | +70% | 
| Benessere percepito | +30% (questionari post-intervento) | 
| Valore immobiliare | +15–20% | 
Le Città italiane più colpite dalle isole di calore
Le città italiane, per densità edilizia e scarsa presenza di verde urbano, sono particolarmente vulnerabili. Ecco alcune tra le più esposte:
| Città | Fattori critici | Azioni in corso | 
| Milano | Alta densità, traffico intenso, pochi spazi verdi in centro | Piano ForestaMI: 3 milioni di alberi entro il 2030 | 
| Roma | Estensione urbana, consumo di suolo, scarsa ombreggiatura | Progetti di forestazione urbana e tetti verdi | 
| Torino | Inquinamento atmosferico, effetto canyon urbano | Riqualificazione energetica e verde diffuso | 
| Napoli | Cementificazione, mancanza di verde pubblico | Interventi su parchi e orti urbani | 
| Bologna | Isola di calore nel centro storico | Piano clima e adattamento urbano | 
Secondo gli studi dell’ENEA e dell’ISPRA, le temperature medie estive nelle aree urbane italiane sono in aumento costante, con picchi fino a +6°C rispetto alle zone rurali limitrofe.
Contrastare le isole di calore non è solo una questione ambientale, ma una sfida architettonica, sociale e sanitaria. Le Case Green e la progettazione urbana sostenibile rappresentano la chiave per trasformare le città in luoghi più vivibili, resilienti e climaticamente intelligenti.
Un futuro realmente salubre nasce da politiche lungimiranti, incentivi mirati alla progettazione consapevole e un’educazione diffusa sul valore dell’ambiente interno. Vivere in uno spazio sano non significa semplicemente evitare danni: vuol dire rigenerarsi, sentirsi accolti, vivere in armonia. Un edificio ben progettato respira con i suoi abitanti, li protegge dalle insidie invisibili della vita moderna e diventa rifugio di equilibrio e benessere. Progettare in modo salubre è un gesto di cura, una tutela attiva della salute. Prendersi cura dello spazio equivale a prendersi cura dell’essere umano.
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