Condominio

CANNA FUMARIA IN CONDOMINIO: L’ASSEMBLEA DEVE SEMPRE MOTIVARE IL DINIEGO

Per l’istallazione di una canna fumaria, la giurisprudenza ricorre all’art. 1102 del codice civile rubricato uso della cosa comune, secondo il quale ciascun partecipante può servirsi della cosa comune, purchè non alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto. A tal fine può apportare a proprie spese le modificazioni necessarie per il miglior godimento della cosa. L’istallazione di una canna fumaria sulle parti comuni sicuramente non dovrebbe modificare la destinazione d’uso di quel bene condominiale e non dovrebbe modificare il decoro architettonico al punto tale da modificare materialmente o alterare l’entità sostanziale originaria delle cose comuni (Cass 12654/2016).

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CONDOMINI:L’IVA SULLE BOLLETTE SCENDE AL 10%

Scende dal 22 al 10% l’Iva agevolata per il condominio residenziale: l’aliquota ridotta si applica anche alla fornitura di energia elettrica per il funzionamento delle parti comuni di condomini composti da unità immobiliari esclusivamente residenziali. Lo rende noto l’Unione Nazionale Consumatori dopo alcuni chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate.

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BONUS FACCIATE SI ALLARGA L’APPLICAZIONE SUI LATI PARZIALMENTE VISIBILI DALLA STRADA PRINCIPALE

L’Agenzia delle Entrate è tornata a fare chiarezza sull’applicazione del Bonus Facciate con la risposta n. 59 del 28 gennaio 2021. Ha puntualizzato infatti, che il bonus facciate spetta anche per le spese sostenute per gli interventi realizzati sulle facciate laterali dell’edificio anche se queste sono solo parzialmente visibili dalla strada, quattro piani su cinque.

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2021: EDIFICI NZEB OBBLIGATORI IN TUTTA ITALIA

Gli Edifici NZEB sono immobili che autonomamente riescono a produrre il fabbisogno energetico dello stabile, riducendo al minimo i consumi e l’impatto ambientale. Gli NZEB (Nearly Zero Energy Building), sono costruzioni sostenibili “a energia quasi zero”, progettati per consumare pochissima energia per riscaldamento, raffrescamento, produzione di acqua calda sanitaria, ventilazione e illuminazione.

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SUPERBONUS 110%: LA NUOVA CIRCOLARE CON I CHIARIMENTI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE

Il tema del Superbonus 110%, ha innescato una moltitudine di dubbi nel settore dell’edilizia, con una mancata risposta all’inizio dei lavori e l’apertura di nuovi cantieri. In risposta ai numerosi quesiti sul superbonus 110% posti da cittadini, imprese e professionisti, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una nuova circolare che si va ad aggiungere a quella dell’ agosto 2020 n.24/E

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SUPERBONUS 110%: COSA E’ POSSIBILE FARE? DOMANDE E RISPOSTE

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei due decreti attuativi (Dm 6 agosto 2020 – Requisiti tecnici per l’accesso alle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici e Dm 6 agosto 2020 – Requisiti delle asseverazioni per l’accesso alle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici) è andato a regime il meccanismo del superbonus 110% introdotto dal decreto Rilancio (Dl 34/2020, convertito dalla legge 77/2020).Il Decreto Rilancio ha introdotto la detrazione del 110% sulle spese sostenute per chi effettuerà interventi di isolamento termico, sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale e riduzione del rischio sismico nei propri condomini o abitazioni singole. Misure che tanto fanno discutere per la difficoltà di interpretazione.

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NUOVA PROROGA PER I TITOLI EDILIZI PER L’EMERGENZA SANITARIA

Il DECRETO-LEGGE 7 ottobre 2020 , n. 125, riguardo le misure urgenti connesse con la proroga della dichiarazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19 e per la continuità operativa del sistema di allerta COVID, nonché per l’attuazione della direttiva (UE) 2020/739 del 3 giugno 2020, con l’introduzione dell’articolo 3-bis prevede la “Proroga degli effetti di atti amministrativi in scadenza” e tra questi oltre i certificati, gli attestati, anche i titoli abilitativi come permessi, concessioni, autorizzazioni.

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SUPERBONUS 110% E SANZIONI: L’AGENZIA DELLE ENTRATE HA 8 ANNI PER VERIFICARE I DOCUMENTI PRESENTATI

L’ Agenzia delle Entrate ha otto anni di tempo per verificare i documenti esibiti per usufruire dei bonus fiscali. Eventuali omissioni, errori e documentazione non idonea possono far saltare il diritto al beneficio, con la conseguente restituzione dell’ importo ricevuto, maggiorato di sanzioni e interessi fino al 200%. della detrazione usufruita. Le verifiche si concentreranno soprattutto per la cessione del credito e lo sconto in fattura con la possibilità di coinvolgere, in presenza di concorso nella violazione, anche il fornitore che ha applicato lo sconto o i cessionari che hanno acquistato il credito d’imposta.

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