SUPERBONUS: IL RECUPERO DEL BONUS FISCALE PREVISTO ANCHE PER IL 2025
Il Superbonus resta al centro dei dibattiti e delle richieste, nonostante la progressiva e definitiva dismissione della maxi-agevolazione. Nella manovra finanziaria del 2025 avrà un capitolo, stavolta breve, all’interno della più vasta riscrittura delle agevolazioni per la casa, dedicato al superbonus. L’intervento riguarderà l’arco temporale di utilizzo delle detrazioni collegate alle ristrutturazioni di efficientamento energetico.
Come sollecitato da più parti, anche per le spese effettuate nel 2023 sarà introdotta la possibilità di spalmare su dieci anni il recupero del bonus fiscale. Il 2023, infatti, era l’unico anno rimasto fuori dagli ultimi interventi di spalmatura, decisi nel corso degli anni.
Per le spese 2022, infatti, questa chance è stata introdotta da una norma inserita in fase in conversione del decreto blocca cessioni (Dl 11/2023). Questa dava la possibilità di articolare su dieci anni, invece che in quattro, lo sconto fiscale per i contribuenti che avevano effettuato lavori con il 110% e non avevano voluto o potuto, per mancanza di acquirenti del credito, optare per la cessione o lo sconto in fattura.
La misura era stata messa a punto per evitare l’effetto incapienza, molto probabile a causa dell’alto importo delle singole rate di superbonus. Per accedere a questa possibilità era, però, necessario saltare una dichiarazione: anziché utilizzare la prima rata nella dichiarazione 2023, come sarebbe stato normale, infatti, la norma prevedeva di inserire la prima rata all’interno della dichiarazione di quest’anno. Il motivo è che questo spalmadetrazioni era stato introdotto a stagione dichiarativa inoltrata, quando i modelli e i software erano stati già pubblicati. Quanto al 2024, invece, la spalmatura è stata oggetto di un altro intervento, inserito nel decreto 39/2024, all’articolo 4-bis, comma 4. Con una contestatissima misura retroattiva, infatti, è stato deciso che tutte le spese collocate nel periodo di imposta 2024 avrebbero generato dieci rate annuali. E che questa rateizzazione sarebbe rimasta anche negli anni successivi. Lasciando, quindi, le spese 2023 fuori da queste tutele e a rischio di perdita delle agevolazioni. Bisogna, infatti, ricordare che la quota di detrazioni non utilizzata nell’anno va irrimediabilmente persa. La legge di Bilancio 2025, tapperà questa falla, allineando le spese 2023 a tutti gli altri anni: la detrazione, quindi, sarà decennale.
Dal Sole24Ore