CONSUMI GAS OBBLIGATORI I NUOVI LIMITI DI TEMPERATURA NEGLI EDIFICI: ATTENZIONE ALLA VENTILAZIONE E ALL’UMIDITA’ CHE INFLUISCONO ANCHE SULLA SALUTE

temperatura e umidità

“Per ridurre i rischi connessi a una potenziale interruzione totale dei flussi dalla Russia durante il prossimo inverno nonché rispondere alle richieste europee in termini di riduzione dei consumi per il periodo 2022-2023, è opportuno attuare sin da subito misure di contenimento dei consumi nazionali di gas. Queste misure integrano il piano di diversificazione già messo in atto dal Governo e servono transitoriamente a mantenere adeguati standard di sicurezza e preservare le riserve disponibili, in attesa che siano pienamente operativi i nuovi canali di importazione di gas (compreso il GNL)”. È quanto si legge nelle conclusioni del Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale, pubblicato sul sito internet del Ministero della transizione ecologica.

Il documento – prevede, tra l’altro, l’introduzione di limiti di temperatura negli ambienti, di ore giornaliere di accensione e di durata del periodo di riscaldamento, in funzione delle fasce climatiche in cui è suddiviso il territorio italiano.

La riduzione dei consumi promossa regolamentando il funzionamento degli impianti di riscaldamento “sarà attuata entro il mese di settembre 2022 modificando la vigente regolamentazione della temperatura e dell’orario di accensione invernale attraverso un decreto del Ministro della Transizione Ecologica”.

In particolare, “il citato DM disporrà che:

1) i valori indicati all’articolo 3, comma 1, del DPR n.74/2013 sono ridotti di 1°C:

a) 17°C +/- 2°C di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili;

b) 19°C +/- 2°C di tolleranza per tutti gli altri edifici;

2) I limiti di esercizio degli impianti termici, rispetto a quanto previsto dal comma 2 dell’articolo 4 del DPR n.74/2013, sono ridotti di 15 giorni per quanto attiene il periodo di accensione (posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 giorni la data di fine esercizio) e di 1 ora per quanto attiene la durata giornaliera di accensione:

a) Zona A: ore 5 giornaliere dal 8 dicembre al 7 marzo;

b) Zona B: ore 7 giornaliere dal 8 dicembre al 23 marzo;

c) Zona C: ore 9 giornaliere dal 22 novembre al 23 marzo;

d) Zona D: ore 11 giornaliere dal 8 novembre al 7 aprile;

e) Zona E: ore 13 giornaliere dal 22 ottobre al 7 aprile;

f) Zona F: nessuna limitazione.

Sono fatte salve le utenze sensibili (es. ospedali, case di ricovero ecc.) di cui al DPR n.74/2013”.

Il Piano prevede inoltre misure comportamentali a costo zero, “implementabili attraverso una campagna di sensibilizzazione, con il supporto della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di ENEA, al fine di suggerire una serie di comportamenti virtuosi che potranno contribuire, anch’essi, a limitare il consumo di energia con riduzione dei costi di bolletta degli utenti e impatti positivi anche sull’ambiente”. L’obiettivo “è promuovere comportamenti consapevoli e intelligenti nel consumo di gas e di energia elettrica, che incidano non solo sul contenimento della domanda di gas e sugli stessi costi in bolletta degli utenti ma anche sulle politiche di decarbonizzazione. Tra i comportamenti da promuovere quelli della riduzione della temperatura e della durata delle docce, l’utilizzo anche per il riscaldamento invernale delle pompe di calore elettriche usate per il condizionamento estivo, l’abbassamento del fuoco dopo l’ebollizione e la riduzione del tempo di accensione del forno, l’utilizzo di lavastoviglie e lavatrice a pieno carico, il distacco della spina di alimentazione della lavatrice quando non in funzione, lo spegnimento o l’inserimento della funzione a basso consumo del frigorifero quando in vacanza, non lasciare in stand by TV, decoder, DVD, la riduzione delle ore di accensione delle lampadine”.

Ulteriori risparmi, si legge nel documento, “possono conseguirsi con misure comportamentali che richiedono investimenti anche piccoli da parte degli utenti, ad esempio con investimenti per la sostituzione di elettrodomestici a più elevato consumo con quelli più efficienti, sostituzione di climatizzatori con quelli più efficienti, installazione di nuove pompe di calore elettriche in sostituzione delle vecchie caldaie a gas, installazione di pannelli solari termici per produrre acqua calda, sostituzione lampadine tradizionali con quelle a led. Enea ha calcolato un risparmio di circa 1 miliardo di Smc. Tali misure ricadono già in buona parte in regime assistito (detrazioni fiscali, conto termico…), ma richiedono un certo periodo di tempo per la determinazione degli effetti ai fini della riduzione della domanda”.

ATTENZIONE ALLA GESTIONE DELLA CASA: LA TEMPERATURA E L’UMIDITA’ INFLUISCONO SULLA SALUTE E FAVORISCONO MUFFA E CONDENSA

Il “clima” domestico è decisamente importante e non è solo una questione di confort ma anche, se non soprattutto, di salute.

La giusta combinazione di umidità e temperatura può farci sentire bene e pieni di forze mentre, al contrario, se non c’è il giusto equilibrio possiamo sentirci affaticati, affannati o avere sempre freddo ed esporci alle malattie respiratorie.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nelle nostre case, ma anche negli uffici e in qualsiasi luogo pubblico, la temperatura ideale da tenere sarebbe quella intorno ai 19-21°. Questa è però un’indicazione del tutto generica dato che è bene considerare che, ad esempio in casa, ci sono diversi ambienti che hanno bisogno di essere più o meno riscaldati o rinfrescati in base alle loro caratteristiche e alla stagione in corso. Mantenere la giusta temperatura è fondamentale per la nostra salute in quanto evita possibili problemi tra cui mal di testa, disturbi respiratori, irritazioni della pelle e altro.

La camera da letto è l’unica stanza della casa in cui la temperatura in inverno può tranquillamente essere tenuta più bassa rispetto ai 20° di media consigliati dagli esperti. Si riposa meglio infatti se si dorme a circa 16° con un tasso di umidità compreso, anche in questo caso, tra il 40% e il 55%. Ciò evita la possibilità che la gola si secchi, che si verifichino problemi circolatori, infiammazioni alle vie respiratorie e altro.

L’umidità e la temperatura interagiscono e l’una controlla l’altra. Al variare della temperatura, aumenta anche la quantità di evaporazione e umidità o umidità nell’aria. Pertanto, temperatura, evaporazione e umidità sono fenomeni ambientali correlati. 

 Un eccessivo tasso di umidità nell’ambiente, che non dovrebbe superare il 55%. Già a livelli di poco superiori potrebbe infatti formarsi una condensa su soffitti, pareti e vetri, con conseguente sviluppo, in breve tempo, di muffe, batteri e chiazze grigiastre.

Qualunque sia la stagione, la ventilazione regolare è essenziale per una buona qualità dell’aria. La ventilazione naturale segue alcuni principi nella progettazione edilizia e un buon tecnico è l’unica persona che può contribuire a verificare i ricambi d’aria.

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