RIFORMA DELLA RISCOSSIONE: NUOVE TEMPISTICHE E RESPONSABILITA’

La riforma della riscossione introdotta dal Decreto Legislativo 110/2024 ridefinisce il processo di recupero dei crediti erariali, stabilendo un termine massimo di cinque anni per l’incasso delle cartelle esattoriali da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione (Ader). Trascorso tale periodo, i crediti non riscossi tornano nella disponibilità degli enti creditori, i quali potranno gestirli autonomamente o avvalersi di soggetti terzi abilitati alla riscossione.

Discarico automatico e anticipato: razionalizzazione delle attività

Una delle novità più rilevanti è la semplificazione delle procedure di discarico, con l’obiettivo di ridurre il carico amministrativo sull’Ader. Il discarico automatico avviene al 31 dicembre del quinto anno successivo alla presa in carico del credito. Tuttavia, è previsto anche un discarico anticipato nel caso in cui non vi siano beni aggredibili individuabili tramite accesso all’anagrafe tributaria. Questa misura consente di ottimizzare le risorse e indirizzare gli sforzi verso le posizioni con maggiore probabilità di recupero.

Ruolo degli enti creditori e possibile esternalizzazione

Le cartelle non recuperate dall’Ader saranno restituite agli enti titolari del credito, tra cui l’Agenzia delle Entrate e l’INPS, che potranno decidere se gestirle direttamente o affidarle a società private iscritte nell’albo dei soggetti abilitati alla riscossione dei tributi locali. Tuttavia, resta da verificare l’efficacia di questo meccanismo, considerando la storica scarsa attenzione degli enti creditori alla fase di riscossione.

Limiti di responsabilità dell’agente della riscossione

La riforma introduce una riduzione delle responsabilità dell’Ader, che risponderà esclusivamente nei casi di mancata notifica della cartella di pagamento entro nove mesi dall’affidamento del credito o di mancata interruzione della prescrizione. Inoltre, la responsabilità contabile sarà configurabile solo in presenza di dolo o colpa grave, mitigando così i rischi a carico dell’agente della riscossione.

Obiettivi e strategie operative

Con l’introduzione di convenzioni annuali tra l’Ader e il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il sistema di riscossione sarà maggiormente orientato al raggiungimento degli obiettivi, privilegiando l’efficacia delle azioni di recupero rispetto alla mera esecuzione dei tentativi di riscossione forzata.

Evoluzione dell’accertamento esecutivo

La riforma prevede un ampliamento dell’applicazione dell’accertamento esecutivo ad atti e tributi finora esclusi, quali il recupero di crediti d’imposta e le imposte indirette su trasferimenti patrimoniali (registro, successioni e donazioni). Tuttavia, tale estensione è ancora in fase di attuazione e richiede l’emanazione di regolamenti specifici.

Dilazioni e incentivazione della compliance

Un ulteriore aspetto chiave della riforma riguarda l’ampliamento delle possibilità di rateizzazione. Le condizioni di accesso ai piani di dilazione sono state semplificate, con durata progressivamente estesa e requisiti meno rigidi. Per esempio, per debiti inferiori a 120mila euro, il contribuente potrà richiedere fino a 84 rate mensili, senza necessità di documentare la difficoltà economica, ma semplicemente dichiarandola.