PROFESSIONI E INTELLIGENZA ARTIFICIALE: LE PROPOSTE DI PROFESSIONIITALIANE

Lavoro e IA: le proposte di ProfessionItaliane

ProfessionItaliane, rappresentante di 23 Consigli Nazionali degli Ordini e oltre 2,3 milioni di professionisti, ha presentato delle proposte per tutelare i servizi pubblici e professionali.

L’obiettivo dell’Associazione è favorire l’equità sociale, permettendo ai soggetti “digitalmente fragili” di accedere ai sistemi di Intelligenza Artificiale e prevedendo meccanismi per proteggerli da un abuso o utilizzo scorretto di questi servizi.

ProfessionItaliane ha sottolineato l’importanza di garantire trasparenza e conoscenza dei processi, permettendo una comprensione delle potenzialità e dei limiti dell’IA per un utilizzo consapevole. Per contribuire concretamente alla gestione e allo sviluppo dell’uso dell’IA, l’Associazione propone l’estensione dell’Osservatorio sull’adozione di sistemi di IA nel mondo del lavoro anche alle professioni ordinistiche e ai loro Ministeri Vigilanti. Gli Ordini dovrebbero introdurre nei codici deontologici specifiche norme comportamentali per l’adozione e l’utilizzo degli strumenti intelligenti.

Queste proposte sono state presentate durante l’evento “Lavoro e IA: verso un futuro etico nei servizi pubblici e professionali”, svoltosi a Roma il 16 Gennaio 2025 presso lo Spazio Europa. L’evento è stato un’opportunità per i professionisti ordinistici di discutere sull’impatto dell’Intelligenza Artificiale sul mercato del lavoro e sulle professioni italiane, con l’obiettivo di tutelare i servizi pubblici e professionali nell’interesse dello Stato e dei cittadini.

Trasparenza, informazione, conoscenza, formazione, mediazione, etica, deontologia, dati ed evoluzione professionale sono le parole chiave che animano le osservazioni dei professionisti, anche alla luce dell’Ai Act (il primo regolamento europeo sull’IA) in vigore dallo scorso 1° agosto. Secondo ProfessionItaliane, etica e deontologia sono principi cardine nell’uso dei sistemi digitali intelligenti, strettamente collegati alla trasparenza degli algoritmi. Per garantire questo risultato, l’Associazione ritiene necessario introdurre un sistema sanzionatorio per chi non rispetta i valori deontologici ed etici.

Tra le altre proposte, la promozione di una formazione diffusa rivolta non solo ai professionisti, ma anche a chi deve utilizzare, realizzare e certificare sistemi di IA. Inoltre, viene suggerito di incentivare il ruolo di terzietà dei professionisti ordinistici nei confronti della Pubblica Amministrazione, dei committenti pubblici e privati, e dei cittadini riguardo all’adozione dei nuovi sistemi di IA, anche per appalti realizzati con l’ausilio delle nuove tecnologie.

“Il futuro delle professioni passa attraverso la formazione e l’aggiornamento continuo,” ha dichiarato il Presidente di ProfessionItaliane, Rosario De Luca. “È necessario promuovere una diffusione capillare delle competenze digitali e tecnologiche. L’obiettivo è fornire ai professionisti gli strumenti per comprendere e utilizzare l’IA in modo etico, responsabile e produttivo. Solo attraverso un costante investimento nelle competenze possiamo garantire la competitività e la sostenibilità delle professioni nel lungo periodo,” ha concluso.

Il vice presidente di ProfessionItaliane, Armando Zambrano, ha ribadito: “Per rimanere competitivi, i professionisti dovranno aggiornare costantemente le proprie competenze sull’IA. L’intelligenza artificiale rappresenta un grande passo avanti per ottimizzare i processi, riducendo errori e migliorando l’efficienza, ad esempio, nella progettazione e nella manutenzione. Grazie all’analisi dei dati, l’IA consente decisioni strategiche e favorisce soluzioni sostenibili. Siamo convinti che sarà sempre più presente nel nostro lavoro, perciò i professionisti dovranno governarla in un quadro di regole certe.”

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