LE LINEE GUIDA PER IL PROSSIMO FUTURO IN MATERIA DI RINNOVABILI

Rinnovabili

E’ stato pubblicato un  dossier del Centro Studi per le Attività Produttive della Camera dei deputati, con gli obiettivi raggiunti e linee guida per il prossimo futuro in materia di rinnovabili.

Nel documento di sintesi si ricavano dati incoraggianti, sebbene leggermente al di sotto delle attese. Lo sviluppo delle energie rinnovabili è essenziale per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 a livello europeo e nazionale.

L’Italia e l’UE hanno già superato le aspettative stabilite dalla direttiva 2009/28/CE per il 2020, con percentuali di copertura energetica da fonti rinnovabili rispettivamente del 20,1% e del 22,1%.

Il nuovo obiettivo per il 2030 è stato inizialmente fissato al 32% dalla Direttiva 2018/2001, ma è stato successivamente rialzato al 40% attraverso il Pacchetto Fit for 55, mirando a una riduzione del 55% delle emissioni entro il 2030. Il Piano REPowerEU ha ulteriormente aumentato l’obiettivo al 42,5% vincolante e al 45% orientativo.

Il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima, adottato dall’Italia nel dicembre 2019, prevede un incremento della quota di energia rinnovabile nei settori elettrico, termico e dei trasporti, con l’obiettivo globale del 30% di consumo finale lordo di energia da fonti rinnovabili entro il 2030, ripartito tra i settori: 55% elettrico, 33,9% termico e 22% trasporti.

Sebbene vi sia stata una crescita delle fonti rinnovabili nel 2020 e nel 2021, con una percentuale di copertura energetica rispettivamente del 19% e del 19,7%, si è ancora al di sotto degli obiettivi del PNIEC. Nell’ambito elettrico, la copertura è stata del 36%, mentre per i settori termico e dei trasporti è stata rispettivamente del 8,2% e dell’8,2%.

L’Italia ha trasmesso alla Commissione europea una proposta di aggiornamento del PNIEC a giugno 2023, con l’obiettivo complessivo di raggiungere il 40% di copertura energetica da fonti rinnovabili entro il 2030, distribuito tra i settori: 65% elettrico, 37% termico e 31% trasporti.

È stato inoltre stabilito un obiettivo del 42% di consumo di idrogeno da fonti rinnovabili nell’industria.

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