Laurea triennale per diventare Geometri? Sarà abilitante alla libera professione

Sembra molto vicina la laurea triennale per diventare geometri che sarà abilitante alla libera professione. La VII Commissione del Senato ha avviato i lavori sulla proposta di legge provvedimento ddl 1375. In questo modo, lo studente potrà iscriversi direttamente all’Albo professionale e iniziare a esercitare la libera professione, ottimizzando il periodo previsto per il praticantato e per l’esame di Stato. La figura del geometra è da sempre centrale nel tessuto economico e sociale del Paese; non c’è famiglia che non si sia rivolta, almeno una volta, ad un geometra per la manutenzione straordinaria o per una piccola ristrutturazione della propria abitazione, per il rilievo di un edificio o di un terreno, per redigere le tabelle millesimali di un condominio, per una visura o un frazionamento catastale, per una divisione di beni tra proprietari o eredi, per la valutazione di un immobile o per una consulenza tecnica in caso di contenzioso immobiliare. Per non parlare degli uffici tecnici di enti pubblici o imprese – edili e non – che si avvalgono della figura del geometra. Di recente il geometra è impegnato in un nuovo profilo , che è quello dell’Esperto in Edificio Salubre, che affronta l’inquinamento indoor e la salubrità dei luoghi confinati, come più volte sollecitato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, risolvendo le criticità degli edifici che possono arrecare pregiudizio alla salute delle persone. Si occupa delle bonifiche del Radon, che richiede il monitoraggio degli edifici, tenuto conto che alte concentrazioni provocano il cancro del polmone e laddove i valori sono superiori a quelli previsti dalla normativa in materia, mettono in atto accorgimenti tecnici secondo se trattasi di un nuovo edificio da costruire oppure già esistente,  che impediscono al radon di entrare, come ad esempio guaine isolanti e di uscire dagli ambienti chiusi tramite pozzetti di aspirazione (o pressurizzazione), scavati nel terreno. La libera professione di geometra è svolta in Italia da circa 100.000 persone, tra cui le donne sono attualmente circa 9.000, ma il loro numero cresce al ritmo di oltre il 15 per cento ogni anno.

Gli studi professionali di geometra sono diffusi sul territorio in modo talmente capillare che non esiste comune, per quanto piccolo, che ne sia privo, persino nelle isole difficilmente raggiungibili; il geometra è una figura familiare in ogni comunità, un vero e proprio tecnico multidisciplinare di vicinato.
Si tratta di una professione che si rinnova ed è attuale, riuscendo ad essere versatile dando risposte alle esigenze della collettività. Una figura che attrae i giovani, consentendo loro di esprimersi in settori moderni con l’utilizzo delle innovazioni digitali.
La figura professionale del geometra esiste in tutto il mondo, sia pure con diverse denominazioni: dal géomètre-expert in Francia al surveyor o chartered surveyor nel mondo anglosassone, al Vermessungsingenieure tedesco, agli ingenieros técnicos en topografia in Spagna, agli agrimensores in Argentina, ai surveying and cadastre engineers in Turchia.
In Italia la professione di geometra è tuttora regolamentata dal regio decreto 11 febbraio 1929, n. 274, mentre la categoria dei geometri è rappresentata dal Consiglio nazionale geometri e geometri laureati (CNGeGL) – istituito come Consiglio nazionale geometri dal decreto legislativo luogotenenziale 23 novembre 1944, n. 382 – articolato in 110 collegi territoriali. Si tratta di una professione intellettuale – trae il suo fondamento, come le altre, dall’articolo 2229 del codice civile – ed è una delle professioni regolamentate, quelle cioè per cui esiste una specifica regolazione emanata con normativa statale, appunto il regio decreto n. 274 del 1929.

Il provvedimento ddl 1375 sancisce che il tiroci­nio professionale – oggi obbligatorio per chi intenda esercitare qualunque professione – sia svolto dai geometri già all’interno del corso di laurea; diventerà pertanto un’attività formativa specifica. Prevede inoltre che dal 1° gennaio 2027 l’esame di abilitazione sarà soppresso e varrà solo il percorso universitario abilitante. Nel precedente ddl 57 il termine era invece fissato al 1° gennaio 2025. Il provvedimento prevede infine che entro 12 mesi dall’entrata in vigore della norma, il Governo adotti un nuovo regolamento per la professione.