IL COVID – 19 HA SEGNATO LA VITA PROFESSIONALE DI TUTTI

Siamo arrivati quasi al termine di questo anno, dove nessuno avrebbe pensato di dover affrontare la crisi sanitaria globale che ci ha coinvolto, con le paure, le problematiche e le restrizioni, che hanno modificato anche le nostre più piccole abitudini. Nel XV secolo il medico e scienziato Michele Savonarola disse che gli anni bisesti erano funesti e avrebbero portato carestie e disastri. Al di là di ogni argomentazione, il passo zoppo di questo 2020 ha confermato anche la nera leggenda. Non è il pensiero che fa nascere le nuove parole, ma sono le parole a generare nuovi pensieri e così anche se drammaticamente, in questi mesi, perfino il nostro vocabolario si è allargato di termini agghiaccianti o specialistici come “pandemia“, “mascherina”,”webinar”, “quarantena“, “Covid-19“, “lockdown“; una effettività che ci ha pietrificati e che non ha risparmiato nessuna parte del mondo dal numero delle vittime, dal distanziamento sociale, con ricadute psicologiche, economiche e organizzative. Siamo stati inondati da fantasiose interpretazioni, complotti, spiegazioni: la verità è che il virus abita ancora tra di noi e impone il rispetto delle regole, che possono sembrare sproporzionate e crudeli, un inumano impedimento alla tanto desiderata “normalità”, ma necessarie per contenere il contagio e il numero dei morti. La salute e la vita vengono prima di ogni altra necessità ed il vaccino sembra oramai l’unica possibilità per frenare l’epidemia: la notte purtroppo è ancora lunga, ma nonostante tutto dobbiamo gestire questo sfavorevole viaggio. È improbabile poter tornare a ciò che conoscevamo, consapevoli, che la pandemia non è un “incidente biologico” da curare con farmaci e vaccini, ma il sintomo di una malattia, cronica e rapidamente progressiva dell’intera biosfera, che chiede a tutti un cambiamento responsabile per salvaguardare e salvare il Pianeta. Un dramma epocale inutilmente annunciato e che tenderà a prolungarsi e a ripetersi se non cambieranno le condizioni ambientalisociali ed economiche che lo hanno determinato. La necessità di una inversione di rotta è stata confermata dalla natura che è tornata ad esprimersi nelle forme consone che le appartengono quando ci siamo fermati per il lockdown, ponendo un ulteriore accento sul delicato rapporto tra la popolazione umana in continua espansione e l’equilibrio ambientale. Stiamo vivendo una pagina triste della nostra storia, preoccupati e stanchi, combattiamo una battaglia per la quale non avevamo studiato, disarmati dalle immagini e dai numeri dei morti, assistiamo alla scomparsa dei nostri anziani, che ci lasciano con la discrezione con cui hanno vissuto, lavorato e risparmiato. È quella generazione che ci ha tenuto in braccio, accarezzato con le mani nocchiute e forti, garantito lo studio e il benessere anche economico, donato gratuitamente il sapere dell’esperienza: queste morti resteranno per sempre cultuali, sostanza delle nostre vite.

Come professionisti, stiamo constatando la domanda crescente di molti cittadini, di voler iniziare nuove esperienze nei territori e borghi per lungo tempo abbandonati, predisposti a recuperare le tradizioni di arti e mestieri dimenticati, attratti da una vita meno dispendiosa e caotica. Il settore dell’edilizia sarà chiamato ad intervenire per rimettere in uso agglomerati di case abbandonate, una volta resi vitali da chi li abitava, e ora lasciati soli di fronte all’oblio e all’incuria del tempo, da “ri-collegare” ai contesti urbani esistenti, frenando l’usa e getta planetario, con una ri-distribuzione della popolazione. Occorre ri-disegnare le residenze degli anziani, che hanno dimostrato di essere manchevoli, creare moderni spazi lavorativi e ricreativi, facendo ri-vivere le strutture inutilizzate, favoriti dalla digitalizzazione, che permetterà di lavorare un po’ ovunque. Inizia l’era della riqualificazione degli edifici in chiave sostenibilesalubresicura, da affrontare in sinergia con altre figure professionali, valorizzando competenze, preparazione, esperienza, avvalendosi di tutti i talenti e gli skills dei giovani, agevolando il lavoro delle donne, che sono quantitativamente e qualitativamente una irrinunciabile risorsa. Possiamo farcela, dobbiamo farcela, amando ciò che facciamo. La precarietà fa parte della vita, ma siamo sempre stati capaci di ri-partire: la sofferenza fa accettare i limiti e ci catapulta in nuove opportunità. È il mistero del cambiamento, un passaggio tra quello che siamo stati e ciò che possiamo diventare, impegnativo ma affascinate, colmo di inimmaginabili soddisfazioni. E in questa riconversione epocale, ciascuno di noi è indispensabile, siamo piccole e luminose stelle che “insieme” possono accendere un’altra incoraggiante e piacevole “epoca”, con risposte adeguate, sostenibili e durature.

Per questa Festa di Natale che arriva, regaliamoci le cose più semplici e resistenti ad ogni prova: l’amicizia, la collaborazione, la solidarietàla rinascita. Prendiamoci per mano per diventare una squadra forte e capace di vincere le insidie, le incertezze, le sofferenze, procurate da questa apndemia, che ha ridotto alla fame anche tanti conoscenti. Rendiamoci utili con piccole azioni, siamo tutti sulla stessa barca, fragili e disorientati, ma nello stesso tempo talentuosi e necessari, chiamati a remare insieme, bisognosi di un reciproco sostegno e conforto.

Noi dell’Associazione siamo inteneriti e testimoni della grande generosità che dimora nel cuore della nostra insostituibile Categoria dei Geometri Italiani. Vi diciamo “grazie” per la risposta efficace che avete dato anche quest’anno alle azioni umanitarie che hanno permesso l’acquisto di materiale sanitario per alcune strutture carenti e di sostenere centri di accoglienza che ogni giorno offrono pasti caldi e docce per l’igiene personale alle persone in difficoltà tra cui, professionisticommerciantiartigiani costretti a chiudere bottega.

Con azioni di speranza accendiamo questo Natale, squarciamo l’oscurità delle lunghe notti dell’emergenza Covid con l’armonia, la modestia e l’empatia della condivisione per una nuova socialità. Così ri-sbocceremo insieme e sarà proprio una bella festa!

Facciamo che questo Natale non divenga occasione per far propagare il virus: dipende anche dal nostro piccolo sacrificio di non riunirci. Lo facciamo per tutti coloro che sono negli ospedali o in isolamento e in memoria di chi non ce l’ha fatta. Il cenone o il pranzo delle feste non valgono la tragedia che potrebbero comportare. Coraggio, non molliamo! Andando avanti ne usciremo. E sarà come ri-nascere, tutti insieme.

Auguri!

Noi dello staff ” Professione Geometra”

Anche quest’anno abbiamo preparato, per questo Natale, un numero Speciale del Notiziario, ricco di utili aggiornamenti tecnici.PER SCARICARLO CLICCA QUI

L’approfondimento del mese è dedicato al CONDOMINIO e le Nuove Disposizioni per le assemblee online per l’emergenza sanitaria Covid.  PER SCARICARLO CLICCA QUI 

Per tutti i lettori sono disponibili i seguenti opuscoli:

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La RACCOLTA delle principali SENTENZE (Urbanistica, condominio, distanze, responsabilità, ecc) anno 2020. PER SCARICARLA CLICCA QUI

In dono il libro di Edmondo De Amicis “ La Carrozza di tutti“.


AI SOCI INDIVIDUALI ABBIAMO RISERVATO 12 OPUSCOLI. Sì, proprio 12 perché questo numero associato alla pienezza e l’armonia, invita alla saggezza e alla sensibilità per raggiungere ambiziosi obiettivi.

  • La Guida ai bonus casa e al Superbonus con le novità dell’Agenzia delle Entrate
  • La Guida legale al Condominio
  • L’opuscolo sulle detrazioni per la casa
  • Il vademecum sull’eredità e il testamento
  • Le indicazioni operative Covid-19 per la gestione del rapporto di lavoro nelle diverse casistiche a cura dell’Ance
  • Il legno lamellare: le qualità e l’utilizzo
  • La divisione della comunione ereditaria
  • Il Quaderno tecnico per l’affidamento dei lavori
  • Le attestazioni: la conformità catastale e urbanistica
  • La guida alla Semplificazione edilizia
  • Il Testo Unico dell’Edilizia aggiornato
  • La Guida operativa Superbonus

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