COMODATO D’USO E BENEFICI FISCALI: COSA PREVEDONO LE ULTIME NOVITA’ PER IL 2023
Cosa cambia per chi stipula contratti di comodato d’uso di casa sia per adempimenti che per benefici fiscali: ecco cosa prevedono le ultime novità
Il comodato d’uso è una tipologia di contratto che permette ad un soggetto, definito comodante, di dare una terza persona, detta comodatario, un bene, che può essere una casa o un terreno, un’auto o altri beni, per un periodo di tempo che può essere indeterminato o determinato.
Nel caso di comodato d’uso di un bene a tempo determinato, trascorso il periodo di tempo stabilito per il comodato d’uso, scatta l’obbligo di restituzione del bene. Il contratto di comodato d’uso di una casa o altri beni si usa soprattutto quando un genitore ha una seconda casa da dare ad un figlio, o quando si vuol concedere la seconda casa in uso ad altri parenti o amici.
Nuove regole per registrazione contratto comodato d’uso di casa
Stando a quanto stabilito dalle ultime novità, per snellire i procedimenti burocratici e rendere digitali tutte le funzioni amministrative, l’Agenzia delle Entrate ha comunicato l’avvio del servizio online per registrare un contratto di comodato d’uso gratuito online, comodamente da casa in via telematica.
Non sarà, dunque, più necessario recarsi presso gli uffici territoriali delle Entrate, presso il quale era obbligatorio registrare il contratto stipulato e la richiesta di registrazione del contratto potrà essere trasmessa dallo stesso cittadino che ha stipulato il contratto o da un intermediario.
Per la stesura di un contratto di comodato d’uso gratuito di un immobile che risulti valido bisogna inserire informazioni essenziali per non incorrere in errori e riportare, precisamente:
- dati personali, generalità, codice fiscale di chi concede un bene in comodato, comodante;
- dati personali, generalità, codice fiscale di chi riceve un bene in comodato, comodatario;
- dati del bene immobile concesso ed estremi catastali;
- la possibilità di uso gratuito specificando, nel caso in cui fosse definita tra le parti, la durata del comodato d’uso, o non indicando nulla nel caso in cui il comodato d’uso gratuito fosse a tempo indeterminato.
Dopodichè nel caso di comodato d’uso gratuito di immobile bisogna specificare la modalità di utilizzo del bene da parte del comodatario, come ad esempio se sarà usato esclusivamente come civile abitazione e che le spese di ordinaria manutenzione sono a carico del comodatario.
Infine, bisogna riportare luogo e data e le firme di comodante e comodatario. Una volta redatto, il contratto di comodato d’uso gratuito di casa o altro immobile, deve essere registrato entro 20 giorni dalla data di stipula esclusivamente all’Agenzia delle Entrate, ora possibile anche direttamente online, presentando o allegando i seguenti documenti:
- due copie degli atti da registrare;
- fotocopia delle carte d’identità del comodante e del comodatario;
- marca da bollo da 16,00 euro per ogni 100 pagine di contratto;
- modello 69 compilato:
- copia del modello F23 che attesta il versamento dell’imposta di registro.
Comodato d’uso casa e bonus ristrutturazioni novità per accedere a beneficio
Ulteriori novità relative al comodato d’uso di casa riguarda la possibilità di accedere ai bonus edilizi. Secondo quanto comunicato dall’Agenzia delle Entrate, è possibile accedere al bonus ristrutturazioni edilizie che prevede la detrazione Irpef al 50% in caso di comodato d’uso di casa solo se si soddisfano specifiche condizioni.
L’Agenzia delle Entrate ha, infatti, chiarito che chi ha una casa in comodato d’uso gratuito può usufruire del bonus ristrutturazioni a condizione, però, che il contratto di comodato risulti regolarmente registrato al momento dell’avvio dei lavori di ristrutturazione e che il comodatario sostenga effettivamente le relative spese, allegandovi apposita documentazione.
Inoltre, per usufruire del bonus ristrutturazioni al 50%, il comodatario deve avere il consenso all’esecuzione dei lavori da parte del proprietario in forma scritta, possibile da acquisire anche successivamente all’inizio dei lavori ma formalizzato entro la data di presentazione della dichiarazione dei redditi in cui si richiede il bonus.