ABUSO EDILIZIO, CONDONO E DATA CERTA DELL’OPERA: INTERVIENE IL TAR
Il TAR Lazio ha chiarito come deve avvenire la prova della data di costruzione di un manufatto affinché possa essere correttamente inquadrato il titolo edilizio
LeggiIl TAR Lazio ha chiarito come deve avvenire la prova della data di costruzione di un manufatto affinché possa essere correttamente inquadrato il titolo edilizio
LeggiIl certificato di stato legittimo, introdotto dal Decreto Semplificazioni è stato ben chiarito nella Sentenza del TAR Campania (SA) Sez. II n. 1358 del 31 maggio 2021, che riportando il tenore dell’art. 9 bis, comma 1 bis, del d.p.r. n. 380/2001 ribadisce che: «Lo stato legittimo dell’immobile o dell’unità immobiliare – è quello stabilito dal titolo abilitativo che ne ha previsto la costruzione o che ne ha legittimato la stessa e da quello che ha disciplinato l’ultimo intervento edilizio che ha interessato l’intero immobile o unità immobiliare, integrati con gli eventuali titoli successivi che hanno abilitato interventi parziali. Per gli immobili realizzati in un’epoca nella quale non era obbligatorio acquisire il titolo abilitativo edilizio, lo stato legittimo è quello desumibile dalle informazioni catastali di primo impianto, o da altri documenti probanti, quali le riprese fotografiche, gli estratti cartografici, i documenti d’archivio, o altro atto, pubblico o privato, di cui sia dimostrata la provenienza, e dal titolo abilitativo che ha disciplinato l’ultimo intervento edilizio che ha interessato l’intero immobile o unità immobiliare, integrati con gli eventuali titoli successivi che hanno abilitato interventi parziali. Le disposizioni di cui al secondo periodo si applicano altresì nei casi in cui sussista un principio di prova del titolo abilitativo del quale, tuttavia, non sia disponibile copia».
LeggiAcquistare un immobile con un abuso edilizio, espone i nuovi proprietari ad una serie di responsabilità, infatti secondo la sentenza del T.A.R. della Campania n. 4313 del 24 giugno 2021 , l’amministrazione comunale può sanzionare anche i proprietari o possessori di un immobile ad altro titolo pur non essendo autori degli abusi.
LeggiIl permesso di costruire è un’autorizzazione amministrativa rilasciata dal Comune che autorizza l’attività di trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio, in conformità agli strumenti di pianificazione urbanistica.
LeggiUna Sentenza illuminante quella del TAR del Lazio, che spiega la differenza tra unità edilizia e unità immobiliare per valutare l’entità delle difformità dal progetto.
LeggiLe emissioni di carbonio continuano a salire in molte città, nonostante il progresso delle tecnologie pulite. In tutto il mondo, le città stanno vedendo la crescita di enormi periferie ed espansioni verso l’esterno. Ad esempio, le città in Cina stanno diminuendo di densità, come riportato da Pew Research e il World Economic Forum. Negli Stati Uniti, almeno 5 dei 24 sindaci del Comitato sul Climate Mayors Steering sostiene le principali espansioni di autostrade mentre si tenta contemporaneamente di ridurre le emissioni dei trasporti.
LeggiLa circolare 4 del 4 marzo 2021 del MIBACT, chiarisce che per l’istallazione del cappotto termico riguardo il Superbonus 110% negli immobili sottoposti a tutela ai sensi del Codice dei Beni culturali e del Paesaggio anteriori al 1945 così come definiti nella circolare 42/2017 dello stesso MIBACT, cioè immobili vincolati e/o che si trovano in area di tutela paesaggistica, è necessario acquisire l’autorizzazione paesaggistica .
LeggiLa regolarità edilizia dell’immobile costituisce, come noto, un presupposto imprescindibile ai fini dell’accesso agli incentivi di cui alla normativa Suberbonus ex DL 34/2020 poi convertito in Legge 77/2020: proprio questo presupposto ha rappresentato fin ora uno degli ostacoli più insidiosi ai fini dell’esecuzione dei lavori medianti tali speciali incentivi.
LeggiIl Consiglio di Stato ha chiarito che la correlazione esistente tra l’ottenimento del condono edilizio e il rilascio dell’agibilità/abitabilità del fabbricato dipende dalla salubrità dell’edilificio
LeggiL’ Agenzia delle Entrate ricorda, che il bonus facciate spetta a condizione che gli edifici oggetto degli interventi siano ubicati in zona A o B ai sensi del dm 2 aprile 1968, n.1444, o in zone a queste assimilabili in base alla normativa regionale e ai regolamenti edilizi comunali.
LeggiI giudici del Tar Emilia Romagna, in accoglimento delle motivazioni di una proprietaria ricorrente, hanno chiarito, che mentre in precedenza la riedificazione di un rudere era qualificata come nuova costruzione, la legge del 2013 ha allargato il concetto di ristrutturazione all’ipotesi di edificio che non esiste più, ma di cui si rinvengono resti sul territorio e di cui si può ricostruire la consistenza originaria con un’indagine storica/tecnica.
LeggiConversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31
dicembre 2020, n. 183, recante disposizioni urgenti in materia di
termini legislativi, di realizzazione di collegamenti digitali, di
esecuzione della decisione (UE, EURATOM) 2020/2053 del
Consiglio, del 14 dicembre 2020, nonché in materia di recesso
del Regno Unito dall’Unione europea.
In un immobile sottoposto a vincolo paesistico e ambientale, la realizzazione di finestre e luci sui prospetti dello stesso in difformità dal permesso di costruire costituisce variazione essenziale “penalmente rilevante”
LeggiL’Agenzia delle Entrate torna sul tema dell’accesso autonomo per i lavori sulle unità immobiliari indipendenti e chiarisce che non è necessario che l’accesso sia di proprietà esclusiva.
LeggiIl Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio con la sentenza n. 10869/2020 del 23 ottobre 2020, ha ribadito che il proprietario dell’immobile realizzato abusivamente, in assenza di autorizzazioni deve ritenersi passivamente legittimato rispetto al provvedimento di demolizione, indipendentemente dall’essere o meno estraneo alla realizzazione dell’abuso, atteso che “il presupposto per l’adozione di un’ordinanza di demolizione non è, infatti, l’accertamento di responsabilità nella commissione dell’illecito, bensì l’esistenza di una situazione dei luoghi contrastante con quella prevista nella strumentazione urbanistico-edilizia: sicché sia il soggetto che abbia la titolarità a eseguire l’ordine ripristinatorio, ossia in virtù del diritto dominicale il proprietario, che il responsabile dell’abuso sono destinatari della sanzione reale del ripristino dei luoghi” (Cons. Stato Sez. VI, 11 dicembre 2018, n. 6983).
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