SCADENZA IMU 2021: CHI PAGA E COME SI CALCOLA

imu 2021

La scadenza dell’Imu 2021 anche quest’anno è doppia. La scadenza della prima rata o acconto Imu 2021 è infatti il 16 giugno, mentre la scadenza per la seconda rata o saldo 2021 è fissata per il 16 dicembre.

CHI NON PAGA. A non pagare saranno soltanto i soggetti passivi che esercitano la loro attività in un immobile specifico: questa norma fa parte dell’articolo 6-sexies della legge di Conversione (69/2021) del decreto Sostegni 41 del 2021. Lo stesso trattamento sarà riservato anche ai titolari degli immobili destinati ad attività ricettive, alberghiere, fieristiche o adibiti a spettacoli cinematografici, teatri e sale per concerti riconosciuta dalla legge di Bilancio 2021 (178/2020), che ha riservato un trattamento agevolato anche ai residenti all’estero, i quali sono tenuti a pagare solo la metà dell’Imu dovuta su un immobile posseduto in Italia ma devono comunque possedere lo status di pensionati nei paesi di residenza. L’esonero si estende anche agli immobili posseduti dagli enti non profit ed ai terreni agricoli ed i titolari di partita Iva che hanno beneficiato del contributo a fondo perduto, purché residenti o stabiliti nel territorio italiano, che svolgono attività d’impresa, arte o professione o producono reddito agrario. L’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 deve essere inferiore almeno del 30% rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2019.

L’articolo1, comma 599, della Legge di Bilancio 2021 ha disposto anche l’esenzione per gli immobili già oggetto di agevolazione nel 2020: sono quelli adibiti ad alberghi, pensioni, stabilimenti balneari marittimi, lacuali, fluviali e termali. Stesso trattamento anche per le attività ricettive come agriturismi, villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna, colonie marine e montane, affittacamere per brevi soggiorni, case e appartamenti per vacanze, bed & breakfast, residence e campeggi. Inoltre, l’abolizione della prima rata Imu si estende anche ad altri immobili, tra i quali rientrano quelli nella categoria catastale “D” in uso da parte di imprese esercenti attività di allestimenti di strutture espositive nell’ambito di eventi fieristici o manifestazioni, quelli destinati a spettacoli cinematografici, teatri e sale per concerti, nonché quelli adibiti a discoteche, sale da ballo, night-club e simili.

Con la nuova Imu, poi, sono confermate le esenzioni per i terreni agricoli e per gli immobili degli enti No profit destinati esclusivamente allo svolgimento, con modalità non commerciali, delle attività sanitarie, ricettive, didattiche e così via. La normativa Imu prevede anche diverse tipologie di agevolazioni che comportano un pagamento ridotto: ad esempio, per gli immobili concessi in uso gratuito a parenti in linea retta, entro il primo grado, è prevista una riduzione del 50% della base imponibile. La stessa riduzione si applica agli immobili di interesse storico e artistico ed ai fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili. Hanno diritto a un trattamento agevolato anche gli immobili locati a canone concordato. L’imposta è ridotta al 75% del dovuto e lo sconto fissato al 25%.

RESIDENTI ALL’ESTERO. Riduzione d’imposta, per gli italiani residenti all’estero che sono obbligati a pagare solo la metà dell’Imu su un immobile posseduto in Italia in quanto proprietari o usufruttuari purché abbiano lo status di pensionati nei Paesi di residenza. La riduzione dell’Imu si applica ad un solo immobile purché non locato o dato in comodato e che sia ad uso abitativo. Il beneficio fiscale, però, è destinato soltanto ai titolari di pensione maturata in regime di convenzione internazionale con l’Italia, “residenti in uno Stato di assicurazione diverso dall’Italia”. In presenza dei requisiti l’Imu “è applicata nella misura della metà”.

Calcolo Imu

Per quanto riguarda il calcolo Imu 2021, il procedimento è analogo a quello che si è sempre eseguito per il calcolo Imu. Prima di tutto si deve partire dalla rendita catastale non rivalutata di ciascun immobile o pertinenza (dal reddito dominicale non rivalutato nel caso si tratti di terreni).  La rendita catastale, che non si deve confondere con il valore di mercato dell’immobile, è reperibile nella dichiarazione dei redditi o direttamente online sul sito dell’Agenzia dell’Entrate.

Una volta che si è in possesso della rendita catastale bisogna

  • rivalutarla del 5%, che altra cosa non significa che moltipilcare il valore della rendita catastale per 1,05.
  • moltiplicare il valore della rendita rivalutata per il coefficiente di ogni immobile in relazione al quale si dovranno effettuare i pagamenti
  • al risultato così ottenuto si applicheranno le aliquote decise da ogni comune.

Ricordiamo che a differenza di quanto succedeva nel 2020, (dove per legge si pagava in acconto il 50% di quanto versato nel 2019 come Imu e Tasi), le rate sono gestite in base ai semestri. Quindi un immobile che si possiede da aprile, da esempio, si paga per tre mesi al momento dell’acconto e per sei mesi al momento del saldo.

Coefficienti calcolo Imu 2021

Ecco i coefficienti per il calcolo dell’Imu 2021

Coefficiente 160:

  • fabbricati di gruppo A (abitazioni), esclusa la categoria A/10 (uffici e studi privati);
  • fabbricati di categoria C/2 (magazzini e locali di deposito);
  • C/6 (stalle, scuderie, rimesse e autorimesse senza fini di lucro);
  • C/7 (tettoie).

Coefficiente pari a 140:

  • fabbricati di categoria B (tra i quali case di cura senza fini di lucro e uffici pubblici);
  • fabbricati di categoria C/3 (laboratori per arti e mestieri);
  • C/4 (fabbricati e locali per esercizi sportivi senza fini di lucro);
  • C/5 stabilimenti balneari e di acque curative senza fini di lucro.

Coefficiente pari a 80:

  • fabbricati di categoria D/5 (istituti di credito, cambio e assicurazione)
  • A/10.

Coefficiente pari a 65:

  • fabbricati di categoria D (D5 esclusi), che vanno dagli opifici alle sale cinematografiche;
  • fabbricati di categoria C/1.

Arrotondamenti Imu 2021

Il calcolo dell’IMU 2021 sui singoli beni immobili va effettuato arrotondando al centesimo di euro per difetto se il terzo decimale è un numero da 0 a 4, per eccesso se va da 5 a 9.  Nel caso si possiedano più immobili, l’importo complessivo da versare si calcola sommando le imposte calcolate sui singoli immobili e arrotondando il risultato finale all’euro superiore o inferiore come nel calcolo dell’Irpef. Esempio 548,49 diventa 548,00 mentre 558,50 diventa 559,00.

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