PNRR: SI AL CAMBIO DI DESTINAZIONE D’USO DEGLI IMMOBILI IN ALLOGGI PER GLI STUDENTI CON IL REGIME SEMPLIFICATO SENZA VARIAZIONI ALLA RENDITA CATASTALE

cambio destinazione d’uso

Il DL PNRR 4 – decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19 recante “Ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ha introdotto delle innovazioni considerevoli per gli studenti universitari in cerca di un alloggio: l’articolo 17 prevede misure per semplificare le procedure di residenza. Grazie a un regime semplificato, sarà possibile mutare la destinazione d’uso degli immobili, trasformandoli in confortevoli studentati con un vincolo di almeno 12 anni.

Il mutamento è ancora più semplice grazie alla segnalazione certificata di inizio attività (SCIA). Inoltre, sono previste agevolazioni fiscali: eventuali aumenti del valore della rendita catastale a seguito del mutamento non saranno applicabili alla tassazione sugli immobili e alle imposte ipotecarie e catastali.

Istituito inoltre un Commissario straordinario per gli alloggi universitari: un esperto del settore che si occuperà di facilitare l’accesso agli alloggi agli studenti di tutta Italia.

Il Ministero dell’Università e della Ricerca si impegna a garantire il numero previsto di 60.000 posti letto per gli studenti universitari, tramite la nomina di un Commissario dedicato ai servizi abitativi. Il Commissario agirà in collaborazione con la Direzione Generale PNRR e la Struttura di Missione PNRR di Palazzo Chigi, e avrà il compito di semplificare le procedure per la creazione di nuovi posti letto.

Inoltre, la norma sarà estesa ai soggetti pubblici che potranno ora partecipare alla creazione di nuove strutture abitative per studenti, in linea con quanto previsto dalla legge 338/2000. I proprietari degli immobili potranno anche beneficiare di un contributo sotto forma di credito d’imposta. Per la realizzazione delle nuove residenze universitarie, vi sarà inoltre una maggiore collaborazione con il Demanio. Gli enti pubblici come università statali, enti di ricerca e enti regionali per il diritto allo studio potranno richiedere il supporto dell’agenzia come stazione appaltante.

È bene sottolineare che lo scorso 26 febbraio il Ministero dell’Università e della Ricerca ha emanato un bando per la creazione di 60mila nuovi posti letto entro il 30 giugno 2026. A tal proposito, è stato previsto uno stanziamento di 1,2 miliardi di euro per garantire il pieno rispetto della Riforma 1.7, “Alloggi per gli studenti e riforma della legislazione sugli alloggi per gli studenti”, inclusa nella Missione 4, Componente 1 “Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido all’università” del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Il bando è rivolto sia ai soggetti pubblici che privati che gestiscono alloggi o residenze per studenti. Si richiede che gli immobili abbiano almeno 20 posti letto ciascuno e siano ubicati nelle immediate vicinanze delle sedi universitarie o comunque in zone ben servite dai mezzi pubblici. Il contributo sarà erogato in un’unica soluzione e ammonta a circa 20mila euro per ogni posto letto.

E non è finita qui: un terzo dei nuovi posti letto sarà destinato esclusivamente agli studenti a basso reddito. È un’occasione imperdibile per migliorare l’accessibilità e la qualità delle strutture destinate agli studenti universitari, contribuendo al tempo stesso ad alleviare le difficoltà economiche di chi non può permettersi una sistemazione adeguata.

Almeno il 30% dei posti letto sarà riservato ai meritevoli studenti provenienti da famiglie a basso reddito. Il costo per questi studenti sarà allineato con quelli dei bandi regionali per il diritto allo studio e saranno selezionati attraverso graduatorie regionali. La restante parte dei posti letto sarà destinata agli studenti meritevoli che non si qualificano per il precedente criterio. Tuttavia, i prezzi saranno ridotti di almeno il 15% rispetto al costo di mercato. Questi obblighi dovranno essere rispettati per un minimo di 12 anni.

Le domande di finanziamento per i nuovi posti letto saranno valutate in ordine cronologico di presentazione e in modalità “a sportello”. Ciò significa che i progetti immediatamente avviabili o già in corso riceveranno una valutazione accelerata, favorendo così una rapida implementazione. Il periodo di presentazione delle domande terminerà al raggiungimento della massima quantità di risorse disponibili. L’accesso al finanziamento sarà reso ancora più semplice grazie alla nuova piattaforma informatica della Cassa Depositi e Prestiti SpA. In questo modo, sarà possibile stimare in anticipo il costo di mercato dell’immobile e stabilire immediatamente il canone di locazione che i futuri inquilini potranno richiedere.

Dopo aver esaminato positivamente la singola richiesta e ottenuto l’approvazione con un decreto di concessione, i gestori hanno solo 12 mesi per portare a termine l’intervento e mettere a disposizione posti letto. In caso contrario, il beneficio concesso decade.

Il MUR monitorerà costantemente la gestione delle strutture, anche dopo la rendicontazione dei risultati previsti dal PNRR, per garantire che le agevolazioni tariffarie per gli studenti rimangano valide nel tempo, anche al di fuori del periodo del Piano.