LE STRISCIE PEDONALI IN 3D: L’EFFETTO OTTICO PER SALVARE I PEDONI DAGLI INCIDENTI

striscie pedonali 3d

Non si tratta di attraversamenti in rilievo (come quelli che si vedevano per le strade dell’antico impero romano) bensì di un’illusione ottica, che dà l’impressione che le strisce abbiano un loro spessore – questo induce gli automobilisti a rallentare inconsciamente e a fare più attenzione all’attraversamento, rendendolo di fatto più sicuro. 

Il 1 gennaio 2022 sono entrate in vigore diverse novità al Codice della Strada: una nutrita serie di modifiche in applicazione al DL n. 121 del 10 settembre 2021, poi convertito nella legge n. 156 del 9 novembre 2021 e pubblicata in Gazzetta Ufficiale. Le sanzioni relative riguardano anche  i comportamenti scorretti alla guida di un veicolo e, in modo particolare, la salvaguardia dell’ambiente e della collettività. Sicurezza, dunque, ed ancora più tutela delle persone. Per i pedoni, in effetti, la nuova norma adottata dal Codice della Strada prescrive che chi è alla guida di veicoli è obbligato a dare la precedenza, rallentando o fermandosi, non solamente a quelli che hanno iniziato l’attraversamento, ma anche a chi si accinge a farlo.

La “condivisione” delle strade pubbliche fra automobilisti e pedoni è da sempre materia particolarmente delicata. E i dati parlano chiaro: l’analisi realizzata da ASAPS-Associazione Sostenitori Amici della Polizia Stradale sui pedoni rimasti vittime di incidenti al 31 dicembre 2020, indica che in Italia sono stati 240 i pedoni che hanno perso la vita. Il dato è diminuito rispetto ai 534 pedoni deceduti nel 2019, ed in misura ancora maggiore se messa in relazione con le 612 vittime del 2018. È in ogni caso significativo se si considera l’esplosione della pandemia da Covid del 2020 ed i successivi lockdown e restrizioni agli spostamenti. Un notevole passo avanti verso la sicurezza è arrivato con l’introduzione della patente a punti: nel 2012, ultimo anno prima che in Italia venisse adottato il criterio della sanzione accessoria con i punti a scalare a seconda della violazione al CdS, in Italia si erano verificati ben 1.226 pedoni deceduti.

La tecnologia viene in aiuto per escogitare soluzioni che favoriscono la tutela dei padoni, soprattutto nelle strade altamente trafficate, favanti alle scuole e i supermercati.  In diverse città nel mondo, è stata inserita nei contesti urbani la tecnologia delle strisce pedonali 3D. Un sistema hi-tech, studiato per rendere le “zebre” decisamente più facili da individuare da chiunque. Ciò avviene in quanto la vernice delle strisce vere e proprie (a base di plastica fredda) ed un’alternanza di vari colori e disegni, le fanno risaltare, dall’asfalto. Per l’illusione ottica creata da linee oblique e colori differenti che creano un gioco di ombre e di spessori, si ha l’impressione di stare per “impattare” contro un ostacolo sospeso sul terreno. E i pedoni sembra che attraversino la strada… a diverse decine di centimetri dall’asfalto. Invece no: è, appunto, un’illusione ottica.

Le strisce pedonali 3D hanno già fatto la loro comparsa,anche in Italia. A Molinella (Bologna) nel settembre del 2018 seppure in quell’occasione per un evento di Street Art. O, ancora: a Trieste, dove all’inizio dell’autunno 2018 sono state dipinte. E ancora esempi di sperimentazione arrivano da Mantova come  Alassio.

L’utilità delle strisce pedonali 3D è un’incognita. Se da più parti le sperimentazioni e le proposte non sono mancate, c’è tuttavia da considerare il nostro Codice della Strada, e per la precisione l’art. 40 sulla segnaletica orizzontale, dove si fissano le modalità di tracciatura dei segnali sull’asfalto che servono “Per regolare la circolazione, per guidare gli utenti e per fornire prescrizioni od utili indicazioni per particolari comportamenti da seguire”. Ovviamente non si fa alcuna menzione sulle strisce 3D.

Le amministrazioni virtuose dovrebbero attenersi molto di più a colorazioni grigio/bianco e laddove si pensi di usare altre tipologie è sempre opportuno Iinterpellare il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (oggi Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili) che ha preso in esame la questione delle strisce pedonali 3D.