LA SCALA E IL CALCOLO

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Una scala interna, che porti a un soppalco o a un piano superiore o inferiore, si può realizzare in molti modi diversi, e le possibilità sono così tante da poter anche disorientare; prima di tutto bisogna considerare le misure, l’altezza da superare e di conseguenza il numero di gradini e lo sviluppo in pianta. Il primo passo da compiere nella progettazione di una scala è proprio la determinazione del rapporto ottimale alzata/pedata in dipendenza dell’inclinazione della rampa. Determinare la corretta proporzione tra alzata e pedata significa rendere confortevole la salita e la discesa della scala. Un rapporto errato tra l’altezza del gradino e la sua profondità confonde il passo e rende insicuro e poco agevole l’uso della scala stessa.

La regola di Blondel per determinare alzata e pedata di una scala Il rapporto più conosciuto è quello:2 a + p = 62/65 cm.Questo rapporto è conosciuto anche come regola di Blondel ed è quello che normalmente viene più usato.Tuttavia questa formula ha dei limiti che si evidenziano specialmente sulle piccole altezze di alzata. Quando cioè i gradini sono bassi conduce a dei risultati insoddisfacenti. Dimostrarlo è abbastanza facile: -Se applichiamo la formula con valore nullo di alzata la lunghezza della pedata dovrebbe essere quella del passo normale su terreno piano. Ma la formula restituisce un valore di 62/65 cm che è decisamente troppo corto. -Un secondo test possiamo farlo inserendo un valore di 10 centimetri di alzata (quindi un valore sempre basso). In questo caso il valore di 44 cm. che restituisce la formula è, anche questo, troppo basso: la punta del piede tende ad urtare sull’alzata.

La regola di Hermant per determinare alzata e pedata

Una seconda formulazione è quella proposta dell’architetto André Hermant che ha formulato una proporzione per gradini partendo dallo studio del movimento di salita delle scale e dalle considerazioni seguenti: -più si cammina svelti e più il passo si allunga, questo nei limiti normali di marcia lenta e veloce e cioè a velocità compresa fra i 5 e i 6 km/h passando da un ritmo di due passi al secondo al ritmo di un passo al secondo la lunghezza del passo diminuisce da 84 a 42 cm. Da queste considerazioni risulta che il numero dei passi al secondo resta uguale alla lunghezza del passo moltiplicato per 0,024.

-qualsiasi sia la pendenza la velocità resta costante e si ammette per velocità media di elevazione quello di 15 cm/s equivalente a circa gradino al secondo, velocità che può essere mantenuta lungamente come se fosse una marcia prolungata su terreno piano.

Poste queste due premesse Hermant ha dedotto che il prodotto del passo per l’altezza salita costante espresso dalla formula:

h p = 600

Dove h è l’altezza e p è il passo.

La misura del passo effettuata seguendo l’inclinazione delle scale. Questa formula conduce a proporzioni diverse da quelle ottenibili con la formula ma, può essere adottata anche a condizioni differenti abbastanza agevolmente.

Tabella calcolo gradini. Molti tecnici professionisti, si sono cimentati nel determinare una formula che risolva questo problema. Nella tabella che segue sono sintetizzati i tre studi: quello del Sacchi, quello del Bosco, del Colombo e di altri autori Inglesi, e quello del Warth.

I risultati sono abbastanza vicini: con una alzata “normale” da 17 centimetri la pedata è attorno ai 29 centimetri di profondità.

ALZATAautore: SACCHIautore: BOSCOautore: WARTH
12383436
13363334,7
14343234,7
15323132
16303030,7
17282929,4
18262828
19242726,7
20222625,4

Valori minimi e massimi della scala

In base all’esperienza, per una scala interna, si raccomanda di non superare i seguenti valori:

– profondità minima della pedata 28 centimetri (non meno);

– altezza massima dell’alzata 19,7 centimetri (non di più);

– altezza minima dell’alzata 15,2 centimetri (non di meno).

tratto da www.fratellipellizzari.it