I MATERIALI EDILI CONTENENTI “PFOA” SONO CLASSIFICATI “CANCEROGENI CERTI” PER L’UOMO
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Il PFOA era stato valutato in precedenza dallo IARC nel 2014 concludendo, allora per una classificazione come cancerogeno 2B ovvero “possibile cancerogeno per l’uomo”, con la nuova valutazione la classificazione passa a cancerogeno di gruppo 1 “cancerogeno certo per l’uomo”. Il PFOS non era stato ancora valutato da IARC, ora viene classificato come cancerogeno 2B “possibile cancerogeno per l’uomo”. Il comunicato dello IARC e la nuova monografia 135 in fase di pubblicazione indicano anche le evidenze rispetto a specifici tumori umani.
Il PFOS (acido perfluoroottansulfonico) e il PFOA (acido perfluoroottanoico) appartengono alla famiglia delle sostanze organiche perfluoroalchiliche (PFAS). PFOA e PFOS sono composti chimici, prodotti dall’uomo e pertanto non presenti naturalmente nell’ambiente, stabili, contenenti lunghe catene di carbonio, per questo impermeabili all’acqua e ai grassi.
Nell’edilizia vengono utilizzati nei rivestimenti per cavi e fili degli impianti, vernici e materiali da costruzione. Il PFOS ha alcune applicazioni che si sovrappongono al PFOA, come nelle cere, nei tappeti e negli imballaggi alimentari, ed è stato ampiamente utilizzato nelle schiume antincendio di classe B, note come schiume filmogene acquose. PFOA e PFOS sono composti persistenti, ossia permangono per periodi prolungati nell’ambiente in seguito al rilascio e pertanto alcune Ditte hanno previsto l’interruzione della produzione e la sostituzione di PFOA e PFOS, cambiando i processi di produzione, riducendo il rilascio e il livello di questi composti nei loro prodotti.
In seguito al rilascio durante la fabbricazione, l’uso e lo smaltimento dei prodotti che li contengono, PFOA e PFOS essendo chimicamente stabili nell’ambiente e resistenti ai tipici processi di degradazione risultano essere persistenti e presenti sia nel suolo, che nell’aria e nell’acqua.
Il PFOA ora è stato classificato da IARC (L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) come “cancerogeno certo per l’uomo” (Gruppo 1). Gli studi hanno evidenziato un aumento di alcuni tipi di tumori a carico del fegato, testicolo, e tiroide.
Fonte: The Lancet Oncology