CONTROLLI SUI PROFESSIONISTI CON REGIME FORFETTARIO PER LA VERIFICA DELLA CORRETTA APPLICAZIONE
L’Agenzia delle Entrate ha pianificato una campagna di verifiche per assicurare la corretta applicazione del regime forfettario, con particolare attenzione alla soglia massima di ricavi e compensi di 85.000 euro.
Verranno effettuati controlli in loco per verificare la corretta compilazione del quadro RS nelle dichiarazioni dei redditi, con possibili sanzioni amministrative in caso di errori. Saranno controllati anche altri requisiti come il limite di 20.000 euro per spese di dipendenti e collaboratori e la presenza di redditi da lavoro o pensione superiori a 30.000 euro.
L’Agenzia delle Entrate ha iniziato a inviare lettere di compliance per segnalare la mancanza di elementi informativi obbligatori nelle dichiarazioni dei redditi. E’ opportuno ricordare che ai sensi dell’articolo 1 comma 74 della legge 190/2014, in caso di infedele indicazione, da parte dei contribuenti, dei dati attestanti i requisiti e le condizioni di accesso/permanenza nel regime vi è un incremento delle sanzioni minime del 10%.
LA VERIFICA DEL QUADRO RS
L’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento n. 325550/2023, ha avviato una campagna di compliance per i contribuenti forfettari, segnalando la mancanza di informazioni obbligatorie nel quadro RS delle dichiarazioni dei redditi per l’anno d’imposta 2021. Tuttavia, secondo la Corte dei Conti, solo una piccola percentuale di contribuenti ha risposto a queste comunicazioni. In risposta, l’Agenzia ha intensificato gli sforzi con una campagna di accessi brevi per verificare la correttezza delle dichiarazioni. Questa azione solleva questioni sul rapporto costi-benefici, considerando le sanzioni relativamente modeste per la mancata o errata compilazione rispetto ai costi di un controllo esteso.