efficienza energetica

TASSAZIONE PRIMA CASA: LE IMPOSTE E LE AGEVOLAZIONI FISCALI

L’agevolazione prima casa non è subordinato solo all’acquisto ossia all’atto di compravendita; può infatti essere fruito anche in caso di donazione o di successione ereditaria.  Si può considerare «prima casa» solo quella situata nel Comune ove il contribuente è residente o ha la sede di lavoro. Se così non dovesse essere, questi ha comunque la possibilità di trasferire la propria residenza entro 18 mesi dal rogito. Due coniugi non possono richiedere l’agevolazione prima casa su due immobili diversi.

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ACCETTAZIONE TACITA DI EREDITA’ SOGGETTA AD AUTONOMA TASSAZIONE

L’accettazione di eredità è una fattispecie fiscalmente distinta dal negozio dispositivo del bene ereditario, di conseguenza la sua trascrizione è esclusa dall’ambito di esenzione (articolo 10, comma 3, del Dlgs n.  23/2011) ed è soggetta all’imposta ipotecaria e all’imposta di bollo. Il principio è stato stabilito dalla Corte di cassazione con la sentenza n. 36770 del 26 novembre 2021, che ha affrontato per la prima volta una questione di particolare rilevanza pratica.

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SUPERBONUS: ATTENZIONE DEVE PREVALERE LA FUNZIONE RESIDENZIALE DELL’IMMOBILE

Ai fini del Superbonus, nel calcolo della superficie complessiva destinata a residenza devono essere conteggiate tutte le unità immobiliari residenziali che fanno parte dell’edificio, comprese quelle rientranti nelle categorie catastali escluse dal Superbonus (A/1, A/8 e A/9) e incluso il fabbricato con indipendenza funzionale e accesso autonomo dall’esterno. Se la superficie complessiva delle unità residenziali non raggiunge il 50%, possono beneficiare della detrazione del 110% per gli interventi realizzati sulle parti comuni del fabbricato soltanto i proprietari di unità immobiliari destinate ad abitazione comprese nello stesso fabbricato.

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PUO’ UN CONDOMINO RIFIUTARE L’ACCESSO AL PROPRIO APPARTAMENTO PER LA MANUTENZIONE DELLE PARTI COMUNI?

L’accesso alla proprietà esclusiva è disciplinato dall’art.843 c.c. il quale dispone che: “il proprietario deve permettere l’accesso e il passaggio nel suo fondo, sempre che ne venga riconosciuta la necessità, al fine di costruire o riparare un muro o altra opera del vicino oppure comune. Se l’accesso cagiona danno, è dovuta un’adeguata indennità”. 

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