CASE OCCUPATE ABUSIVAMENTE SCATTA LA RECLUSIONE: APPROVATO IL DECRETO PER LA SICUREZZA URBANA.

decreto sicurezza urbana

Il problema dell’occupazione abusiva di case è particolarmente accentuato nelle grandi città, dove il prezzo delle case e degli appartamenti è spesso elevatissimo e inaccessibile per molte persone. In queste circostanze, alcune persone vedono l’occupazione illecita come un’unica soluzione per ottenere un tetto sopra la testa.

Tuttavia, l’occupazione abusiva di case può avere conseguenze negativi per la sicurezza e l’integrità delle strutture, oltre che per la salute e la sicurezza delle persone coinvolte. Inoltre, può provocare tensioni sociali e legali tra i proprietari legittimi e i nuovi occupanti, a volte con esiti violenti.

Per fare fronte alla situazione il Consiglio dei ministri del 16 novembre 2023 ha approvato un ‘pacchetto sicurezza’ particolarmente corposo, che prevede numerose novità.

Ha introdotto il reato di “occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui”, perseguibile a querela della persona offesa, che punisce, con la reclusione da due a sette anni, chi, mediante violenza o minaccia, occupa o detiene senza titolo un immobile destinato a domicilio altrui o impedisce il rientro nel medesimo immobile da parte del proprietario o di colui che lo detiene legittimamente.

La stessa pena viene applicata anche a chi si appropria dell’immobile altrui, con artifizi o raggiri, o cede ad altri l’immobile occupato. Si prevede, inoltre, una procedura volta a consentire a chi ne ha titolo il rapido rientro in possesso dell’immobile occupato, con provvedimento del giudice nei casi ordinari e, quando l’immobile sia l’unica abitazione del denunciante, con intervento immediato della polizia giudiziaria, successivamente convalidato dall’autorità giudiziaria.

La novità di rilievo in questo contesto è rappresentata da due misure innovative.  La prima consiste nella concessione di una causa di non punibilità per chi occupa l’immobile e, collaborando all’accertamento dei fatti, decide di rilasciarlo volontariamente. La seconda prevede un procedimento apposito, caratterizzato dalla rapidità, finalizzato a ottenere la liberazione dell’immobile e la sua restituzione legittima. 

Quante sono le case occupate abusivamente in Italia?

Attualmente mancano stime ufficiali aggiornate, ma l’ultimo rapporto di Nomisma e Federcasa, datato 2019 con dati riferiti al 2016, quantifica in circa 30.000 gli immobili occupati nel Paese

Confedilizia fornisce uno sguardo più dettagliato su alcune realtà urbane, evidenziando, ad esempio, la presenza di 6.834 appartamenti pubblici occupati da quasi 12.000 persone solo a Roma. Altri dati indicano che a Palermo ci sarebbero circa 3.000 alloggi occupati, a Catania un centinaio, a Genova 3.000, a Reggio Calabria 110 occupati da famiglie rom, a Firenze occupazioni promosse dal Movimento di Lotta per la casa, mentre a Torino e Venezia si contano rispettivamente 24 e 19 immobili occupati. 

Provvedimenti e Leggi di Bilancio 

Le azioni del Governo per affrontare questo problema non sono nuove. Già nelle Leggi di Bilancio del 2022 e del 2023 erano stati previsti alcuni provvedimenti, tra cui l’istituzione di un fondo di solidarietà da 10 milioni di euro. Questo fondo è destinato a erogare contributi, non superiori a 10.000 euro, ai proprietari di immobili residenziali non utilizzabili a causa dell’occupazione, per incentivare la denuncia all’autorità giudiziaria.

Inoltre, in anni precedenti, è stata introdotta l’esenzione dell’Imu sugli immobili occupati per i quali è stata presentata denuncia.