CAMBIANO I REQUISITI PER I C.T.U.: IN REGOLA CON I CONTRIBUTI E LA FORMAZIONE. COME ALLINEARE LA DOMANDA

Consulenti tecnici del Tribuanle

Riscritti i requisiti dei consulenti tecnici, al fine di garantire una maggiore qualità e competenza nell’assistenza tecnica fornita nei procedimenti giudiziari.

I nuovi requisiti richiedono che i consulenti tecnici siano in regola con i contributi previdenziali e assicurativi, al fine di garantire una piena tutela dei diritti dei professionisti stessi. Inoltre, devono aver acquisito un numero minimo di crediti formativi, ottenuti attraverso la partecipazione a corsi di formazione specifici nel loro settore di competenza. È una delle novità introdotte dal decreto 109 del 4 agosto 2023 con cui il ministero della Giustizia, attuando una delle disposizioni della riforma della giustizia civile (decreto legislativo 149/2022). Il regolamento, in vigore dal 26 agosto scorso, ha ampliato le categorie dell’albo e i settori di specializzazione per ogni categoria. E si è appena aperta la prima finestra per l’iscrizione con i nuovi criteri.

Il regolamento prevede infatti due periodi l’anno per presentare le domande: tra il 1° marzo e il 30 aprile e tra il 1° settembre e il 31 ottobre.

Occorre essere iscritti nei rispettivi ordini o collegi, ruoli o associazioni; essere di condotta morale specchiata; avere la residenza o il domicilio professionale nel circondario del tribunale.Il nuovo Albo specifica inoltre se il consulente ha seguito specifici corsi di formazione sulla conciliazione e se ha ricevuto una formazione adeguata sul processo e sull’attività del consulente.

Nell’ambito delle categorie di consulenti tecnici, sono appunto state introdotte nuove specializzazioni per coprire una vasta gamma di ambiti professionali. Ad esempio, sono state aggiunte specializzazioni per i consulenti tecnici nel settore dell’informatica, dell’ingegneria civile, dell’architettura, del settore immobiliare, della medicina legale, e di altre discipline specifiche.

Questa ampliamento delle categorie e delle specializzazioni dei consulenti tecnici mira a garantire una maggiore competenza e preparazione professionale nei procedimenti giudiziari, consentendo ai tribunali di avvalersi di esperti altamente qualificati per assistere i magistrati nelle decisioni tecniche. Inoltre, promuove la trasparenza e la fiducia nel sistema giudiziario, offrendo un elenco aggiornato e completo di consulenti tecnici disponibili per i procedimenti legali.

Ad esempio gli esperti in edificio salubre possono inserirsi in diversi settori: Edilizia/ inquinamento ambientale in genere, Edilizia/inquinamento acustico, Ambiente e Territorio /INQUINAMENTO AMBIENTALE IN GENERE ecc, così gli Esperti in gas Radon.

La domanda di conferma dell’iscrizione deve essere presentata entro il termine stabilito dal comitato, e deve includere eventuali aggiornamenti o integrazioni delle informazioni fornite nella domanda di iscrizione originale. Se un consulente non presenta la domanda di conferma entro il termine indicato, ciò viene considerato come una volontà di cancellazione, ma il consulente ha sempre la possibilità di presentare una nuova domanda di iscrizione in futuro.

Il comitato presieduto dal presidente del tribunale esamina attentamente le domande di conferma e valuta se il consulente ha mantenuto l’esercizio continuativo dell’attività professionale e ha adempiuto agli obblighi formativi richiesti. Se il comitato ritiene che il consulente non soddisfi tali requisiti, può decidere di non confermare l’iscrizione e quindi procedere alla cancellazione dell’iscritto dall’albo.

Inoltre, il comitato si riunisce almeno due volte all’anno per esaminare tutte le domande di iscrizione, conferma e cancellazione. È il presidente del tribunale che presiede queste riunioni e guida il lavoro del comitato nel prendere decisioni in merito all’iscrizione e al mantenimento dei consulenti nell’albo. L’obiettivo principale del comitato è assicurarsi che solo i consulenti adeguatamente qualificati e che soddisfano i requisiti richiesti possano rimanere iscritti all’albo.

Per rendere effettiva la disponibilità degli iscritti agli incarichi, è stata inserita la possibilità per i professionisti di chiedere la sospensione dall’albo per un periodo fino a nove mesi e non oltre i 18 mesi nell’arco di quattro anni. Si può anche chiedere la cancellazione dall’albo o da una categoria o settori di specializzazione.

Chi è già iscritto all’albo dei Ctu all’entrata in vigore del decreto mantiene l’iscrizione, ma è bene verificare le varie sezioni aggiunte per chiedere di essere inserito in uno o più settori di specializzazione, presentando domanda con, tra l’altro, le dichiarazioni di regolarità su formazione e contributi.

In conclusione, l’iscrizione all’albo dei consulenti richiede un’esercizio continuativo dell’attività professionale e il rispetto degli obblighi formativi. I consulenti devono presentare regolarmente una domanda di conferma dell’iscrizione e il comitato si riunisce almeno due volte l’anno per valutare tali domande e prendere decisioni in merito al mantenimento dell’iscrizione nell’albo.