BONIFICA AMIANTO:DOMANDE PER GLI INCENTIVI ENTRO IL 30 MAGGIO 2024

L’Agenzia delle Entrate ha recentemente confermato che le spese sostenute per la rimozione dell’amianto sono detraibili, offrendo così un importante sostegno economico sia ai privati che alle imprese. Questa misura si inserisce nel quadro delle politiche ambientali e di salute pubblica, mirando a incentivare la bonifica di edifici e strutture contenenti questo materiale nocivo. La detrazione Irpef è stata aumentata al 50% delle spese documentate, con un limite massimo di 96 mila euro per unità immobiliare fino al 31 dicembre 2024, come stabilito dall’Art. 16-bis del D.P.R. n. 917/1986, ripartita in 10 rate annuali di pari importo. Anche le spese minime, come quelle per il trasporto dell’amianto in discarica, possono essere portate in detrazione.

Questo incentivo non solo facilita la gestione economica dell’intervento ma contribuisce anche alla riqualificazione del patrimonio edilizio italiano. Tuttavia, è importante notare che a partire dal 1° gennaio 2025, le condizioni cambieranno: l’aliquota scenderà al 36% e il tetto di spesa sarà ridotto a 48mila euro.

Questa iniziativa rappresenta un passo significativo verso la riduzione dei rischi per la salute e l’ambiente, facilitando le operazioni di bonifica e contribuendo al miglioramento della qualità della vita.

Il Piano di lavoro Amianto è un elemento cruciale nel contesto della normativa italiana, in particolare secondo il D.Lgs. 81/2008 e la Legge 257/1992, che regolamentano le operazioni di rimozione e smaltimento dell’amianto per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori e la protezione dell’ambiente. Questo piano dettaglia le procedure di sicurezza, le misure di prevenzione e le modalità operative da adottare durante l’intervento su materiali contenenti amianto, e deve essere approvato dall’organo di vigilanza competente prima dell’inizio dei lavori. La sua importanza risiede nella capacità di minimizzare i rischi associati all’esposizione all’amianto, sostanza notoriamente pericolosa per la salute umana.

Contenuti del Piano:

  • Identificazione dell’area di intervento: Descrizione dettagliata dell’area dove si trovano i materiali contenenti amianto.
  • Metodologie di lavoro: Specifica delle tecniche e delle procedure adottate per la rimozione, l’incapsulamento, il confinamento e lo smaltimento dell’amianto.
  • Misure di sicurezza: Elenco delle misure di protezione individuale e collettiva, inclusi dispositivi di protezione personale e sistemi di ventilazione.
  • Monitoraggio ambientale e sanitario: Programma di monitoraggio della presenza di fibre di amianto nell’aria e sorveglianza sanitaria periodica degli operatori esposti.
  • Gestione dei rifiuti: Procedure per il corretto smaltimento dei materiali di risulta contenenti amianto, secondo le normative sui rifiuti pericolosi.

Procedura di Approvazione

Prima di iniziare qualsiasi lavoro di bonifica, il Piano di lavoro Amianto deve essere inviato e approvato dall’Asl (Azienda sanitaria locale) o da altri organi competenti. Questo passaggio è cruciale per poter procedere legalmente con le operazioni di rimozione dell’amianto.

Bando ISI dell’INAIL

Ogni anno, l’INAIL mette a disposizione risorse finanziarie tramite Avvisi pubblici regionali o provinciali per supportare le imprese negli investimenti relativi alla salute e sicurezza sul lavoro. Il finanziamento a fondo perduto può coprire fino al 65% delle spese ammissibili, con un importo che varia tra un minimo di 5mila euro e un massimo di 130mila euro.

Il bando ISI 2023 ha aperto le procedure per la compilazione delle domande il 15 aprile 2024, e chiuderà il 30 maggio 2024, offrendo un’opportunità preziosa per le imprese di ridurre significativamente i costi di bonifica.

Decreti FER 2

Il nuovo Decreto FER 2 mira a incentivare l’installazione di impianti a fonti rinnovabili, soprattutto per quegli edifici che sostituiscono coperture in amianto con nuovi impianti. Questi incentivi sono particolarmente rilevanti per gli impianti fotovoltaici che sostituiscono l’eternit.

Oltre agli incentivi sull’energia prodotta, i proprietari beneficeranno di un premio aggiuntivo di 12 €/MWh per tutta l’energia generata. Questo approccio non solo promuove la rimozione di materiali nocivi ma incoraggia anche l’adozione di soluzioni energetiche sostenibili, contribuendo a un duplice obiettivo ambientale e di salute pubblica.