RIGENERAZIONE URBANA E PRESERVAZIONE DEL SUOLO: DAL 2013 VALORIZZATI 284 CHILOMETRI QUADRATI DI TERRENO URBANO CON LA RIDUZIONE DELLE ISOLE DI CALORE

Rigenerazione urbana

La rigenerazione urbana è diventata sempre più centrale nella pianificazione e nello sviluppo delle città negli ultimi anni. Le città stanno affrontando la necessità di adattarsi e rispondere a una serie di sfide, tra cui il cambiamento climatico, la crescita demografica, la perdita di suolo e l’invecchiamento delle infrastrutture.

Secondo i dati di Scenari Immobiliari poco più di 284 chilometri quadrati, un territorio grande come Milano e Firenze è l’estensione della superficie rigenerata in Italia in dieci anni, che ha dato luogo a 106,4 milioni di metri quadrati di nuova superficie lorda utilizzabile. Ciò significa che invece di costruire su nuovi terreni, le città stanno cercando di riutilizzare aree già urbanizzate per ridurre la pressione sul suolo non sviluppato, riducendo così la pressione sui terreni agricoli e naturali.

Secondo Francesca Zirnstein, direttrice generale di Scenari Immobiliari, ci sono diverse città in Italia che sono considerate virtuose nel settore della rigenerazione urbana e che potrebbero essere molto attive in futuro.

Milano è una di queste città, nonostante le sue dimensioni relativamente piccole rispetto ad altre città italiane, ha richiesto una grande quantità di lavoro per la rigenerazione e la valorizzazione del territorio. Bergamo è un’altra città che offre grandi potenzialità per la rigenerazione urbana, in quanto si sta aspettando l’inizio dell’operazione di Porta Sud.

La Lombardia in generale è stata una regione molto attiva nella rigenerazione, rappresentando circa il 25% del suolo rigenerato in Italia.

Roma è vista come il mercato del futuro, con ampi spazi ancora da riqualificare e grandi potenzialità. Il territorio amministrativo del comune è estremamente vasto, offrendo molte opportunità per la rigenerazione urbana. Bologna è un’altra città che ha avviato il processo di rigenerazione urbana alla fine degli anni ’90, anche se ha subito una flessione tra il primo e il secondo decennio del 2000. Tuttavia, è stato riavviato grazie a un nuovo strumento urbanistico che si focalizza sulla limitazione del consumo di suolo e sulla partnership pubblico-privato. Infine, Brescia e Verona, che sono capoluoghi di province dinamiche, sono stati grandi centri industriali e presentano ancora comparti rilevanti da rigenerare.

Ci sono diverse strategie che le città stanno adottando per la rigenerazione urbana e la preservazione del suolo. Queste includono il riutilizzo di edifici e infrastrutture dismesse, la riqualificazione di aree industriali o abbandonate, e l’implementazione di politiche di densificazione urbana che cercano di ottimizzare l’uso dello spazio disponibile.

La rigenerazione urbana ha una serie di benefici oltre alla preservazione del suolo. Questi includono la riduzione della dispersione urbana, il miglioramento della mobilità urbana attraverso la creazione di città a misura di pedone e il recupero di spazi verdi per migliorare la qualità della vita dei residenti. Questo significa ridurre la dipendenza dall’uso dell’automobile, favorendo la progettazione di spazi urbani che rendano più agevole e piacevole il cammino a piedi o in bicicletta. Ciò riduce il traffico e l’inquinamento atmosferico, migliorando la qualità dell’aria e della vita.

RIGENERAZIONE URBANA: SALUTE E BENESSERE PER I CITTADINI E RIDUZIONE DELLE ISOLE DI CALORE

Un’importante componente della rigenerazione urbana è anche il recupero di spazi verdi. Questi spazi possono essere parchi, giardini, orti urbani o aree naturali, che vengono ripristinati o creati all’interno delle aree urbane. Gli spazi verdi sono fondamentali per la salute e il benessere dei cittadini. Sono luoghi di incontro, di attività ricreative, ma anche di benefici per l’ambiente, poiché assorbono l’anidride carbonica e aiutano a mitigare l’effetto dell’isola di calore urbana.

Tuttavia, la rigenerazione urbana può anche presentare sfide e criticità. Ad esempio, la gentrificazione può portare all’aumento dei prezzi degli immobili e all’esclusione sociale. È quindi necessario un attento bilanciamento e una pianificazione strategica per garantire che la rigenerazione urbana sia inclusiva e vantaggiosa per tutti i residenti.

In conclusione, la rigenerazione urbana è una strategia chiave per affrontare le sfide delle città moderne, inclusa la salvaguardia del suolo. L’utilizzo ottimizzato delle aree urbane esistenti può contribuire a creare città sostenibili e resilienti per le generazioni future. La riqualificazione richiede specifiche competenze e professionisti capaci di reimparare dalla natura, in modo tale da riguardare e di ricreare un nuovo rapporto con essa, quindi ricostruire sani e giusti principi. Tra i compiti fondamentali che avranno i tecnici c’è quello di migliorare la vita degli uomini: in questo serve una formazione tecnica, ma anche una capacità e sensibilità umana .