L’ABUSO EDILIZIO NELLE PARTI COMUNI IMPEDISCE L’ACCESSO AL SUPERBONUS 110%

abuso edilizio parti comuni

Per l’accesso al Superbonus 110%, il legislatore ha inteso tutelare il diritto dei condomini, in regola sia da un punto di vista catastale che urbanistico.
Il Decreto Legge n. 34/2020 al comma 13-ter recita: “Al fine di semplificare la presentazione dei titoli abitativi relativi agli interventi sulle parti comuni che beneficiano degli incentivi disciplinati dal presente articolo, le asseverazioni dei tecnici abilitati in merito allo stato legittimo degli immobili plurifamiliari, di cui all’articolo 9 -bis del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, e i relativi accertamenti dello sportello unico per l’edilizia sono riferiti esclusivamente alle parti comuni degli edifici interessati dai medesimi interventi”. Quindi i condomini in regola potranno accedere al super bonus 110%, sia per interventi sulle parti comuni che su quelle private, anche in presenza di abusi purché questi ultimi non riguardino le parti comuni. Resteranno ovviamente esclusi, ad eccezioni degli interventi sulle parti comuni, tutti i condomini che presentano un abuso edilizio all’interno della proprietà privata.

E’ chiaro quindi, che per tutti i lavori che coinvolgono i condomini,  le asseverazioni dei tecnici, e i relativi accertamenti, necessari per poter accedere alle detrazioni fiscali di cui legge 77/2020, devono essere riferiti esclusivamente alle parti comuni degli edifici interessati dagli interventi e questo permetterà a molti più condomini di accedere al super bonus 110%.

Soltanto il condomino che presenta l’abuso edilizio interno non potrà accedere al super bonus per gli infissi e tutti gli altri interventi incentivati.