LA TERRA CRUDA NEGLI EDIFICI CONTEMPORANEI GARANTISCE AMBIENTI SALUBRI, SOSTENIBILI E ALTA EFFICIENZA TERMICA

terra cruda

La riduzione dell’impatto ambientale delle attività antropiche è una delle sfide più importanti del nostro secolo e l’industria delle costruzioni gioca un ruolo significativo in questo contesto. Nel 2017, il settore dell’edilizia e delle costruzioni ha rappresentato il 36% del consumo globale di energia finale e circa il 40% delle emissioni di anidride carbonica (CO) legate all’energia. Inoltre, le attività di costruzione e demolizione sono le più impattanti nella produzione di rifiuti in Europa, rappresentando il 35% dei rifiuti totali.

Le politiche europee hanno spesso privilegiato l’utilizzo di soluzioni costruttive incentrate sui materiali isolanti, trascurando le soluzioni tradizionali che si basano sulla terra cruda come materiale da costruzione. Tuttavia, la costruzione in terra cruda ha dimostrato di essere efficace nel fornire elevati livelli di comfort termico da secoli. E’ una miscela di argilla, sabbia e acqua, che viene modellata e lasciata asciugare all’aria. Questo processo non richiede energia o combustibili fossili, a differenza della produzione di altri materiali da costruzione, come il cemento.

E’ un materiale naturale, biodegradabile e non tossico, in grado di regolare in modo naturale l’umidità degli ambienti interni, assorbendo l’umidità e rilasciandola quando necessario. Questa caratteristica aiuta a migliorare la qualità dell’aria interna e a creare un ambiente più salubre e confortevole. La terra cruda ha anche ottime proprietà termiche e isolanti, che consentono di ridurre i consumi energetici per il riscaldamento e il raffreddamento degli edifici. Grazie alla sua elevata capacità di accumulo termico, la terra cruda può assorbire il calore durante il giorno e rilasciarlo lentamente durante la notte, contribuendo così ad una maggiore efficienza energetica. Offre anche un’estetica unica e calda, che può essere valorizzata sia negli edifici storici che nelle nuove costruzioni. Le superfici in terra cruda possono essere lasciate a vista o rivestite con vernici o rivestimenti naturali, offrendo così molte possibilità di personalizzazione.

La terra cruda è un materiale con una grande capacità igroscopica, in grado di assorbire e rilasciare umidità in base alle condizioni ambientali.; questa caratteristica è dovuta alla sua struttura porosa. Le particelle di terra cruda hanno una superficie esterna e interna molto ampia rispetto al loro volume. Queste superfici porose possono interagire con le molecole di acqua presenti nell’ambiente.

Quando l’aria circostante contiene umidità, le particelle di argilla assorbono le molecole di acqua sulla loro superficie esterna e interna. Questo processo avviene fino a quando l’argilla raggiunge una certa capacità di assorbimento, che dipende dalla sua composizione e dalla sua porosità. Una volta raggiunta questa capacità, l’argilla non può più assorbire ulteriore umidità e l’aria circostante può sembrare più secca. Al contrario, quando l’aria circostante è secca e ha una bassa umidità, l’argilla inizia a rilasciare le molecole di acqua assorbite. Questo fenomeno avviene perché l’argilla cerca di raggiungere un equilibrio con l’ambiente circostante, cedendo l’umidità che ha assorbito. L’argilla igroscopica trova molte applicazioni pratiche. Ad esempio, può essere utilizzata come materiale per assorbire l’umidità in ambienti interni, come cantine o luoghi con problemi di umidità. L’argilla può trattenere l’umidità in eccesso e ridurre il rischio di muffe o danni causati dall’umidità. Inoltre, la terra cruda ha anche un buon isolamento acustico e termico, rendendo i materiali edili a base di terra cruda ideali per la costruzione eco-sostenibile. La sua capacità di assorbire l’umidità e rilasciarla gradualmente nel tempo rende gli edifici a base di terra cruda confortevoli e salubri.

Tuttavia, l’uso della terra cruda richiede una corretta manutenzione e protezione dall’umidità e dagli agenti atmosferici. Inoltre, la terra cruda può essere vulnerabile agli attacchi di insetti e funghi, quindi è importante prendere precauzioni per proteggere gli edifici a base di terra cruda da tali problemi. Tra i limiti c’è anche la bassa resistenza agli agenti atmosferici, per questo è un materiale che richiede una protezione esterna con intonaco idoneo, oltre ad avere una resistenza meccanica non sempre adeguata.

Nonostante le sue proprietà interessanti come la permeabilità e la traspirabilità, l’argilla presenta dei limiti legati ai costi di produzione e messa in opera, alla variabilità del materiale e alla sua fragilità. Sono necessari ulteriori progressi tecnologici e un’adeguata formazione per superare questi limiti e promuovere l’uso dell’argilla come materiale da costruzione.

I prezzi dei mattoni e dell’intonaco in terra cruda sono relativamente economici, mentre i prezzi dell’intonaco in argilla e della finitura sono leggermente più alti, ma comunque nella stessa fascia di materiali tradizionali come l’intonaco a calce e il marmorino.

Per quanto riguarda l’impiego dei materiali, i mattoni e l’intonaco in terra cruda sono considerati di nicchia, mentre l’uso delle finiture naturali sta diventando sempre più comune tragli operatori del settore edile, che sono sempre più attenti ai dettagli e alla veridicità dei materiali. Questo interesse verso i materiali naturali è anche diffuso nel caso di ristrutturazioni e restauri.

La normativa italiana non la considera come materiale costruttivo, anche se, di fatto, esiste sul territorio nazionale un ampissimo patrimonio storico e tradizionale di architettura in terra cruda. Basti pensare che nel comune piemontese di Alessandria esistono circa 1000 edifici in terra cruda tuttora abitati. La caparbietà di molte regioni, sta demolendo le resistenze del legislatore all’uso di questo materiale. Ad esempio la Sardegna ha previsto l’istituzione di un Fondo regionale per il recupero delle architetture in terra cruda, al quale possono accedere privati, enti e imprese che intendono intervenire sulle costruzioni in terra cruda presenti nel territorio sardo. Il Fondo fornisce contributi a fondo perduto per il recupero e la valorizzazione degli edifici in terra cruda, sia per interventi di manutenzione ordinaria che straordinaria. I contributi regionali possono coprire fino al 70% delle spese sostenute per i lavori di recupero, con un limite massimo che varia a seconda del tipo di intervento. La legge prevede anche l’obbligo di redigere un progetto di recupero degli edifici, che deve essere approvato dalla Regione Sardegna prima dell’avvio dei lavori.