COVID: GREEN PASS ANCHE NEI LUOGHI DI LAVORO, STUDI PROFESSIONALI, NEGOZI, RISTORANTI, TRIBUNALI

La scelta del governo, sul fronte della lotta al Covid, per raggiungere entro un mese almeno la soglia ‘di sicurezza’ dell’80% di vaccinati

Green pass negli studi professionali

No all’obbligo di vaccinazione, ma da metà di ottobre per entrare in uffici pubblici e privati, studi professionali, negozi, ristoranti, tribunali, bisognerà essere vaccinati, aver fatto un tampone o essere guariti dal Covid; per chi si presenta al lavoro senza, ci saranno sanzioni: una multa, che dovrebbe andare dai 400 ai 1000 euro, e disciplinari, che saranno modulate sulle diverse categorie.
Sarà espressamente previsto il divieto di licenziare, mentre resta il nodo dei tamponi: la richiesta è renderli gratuiti per tutti.

Continua senza sosta il lavoro tecnico sul decreto per il “super” Green pass: tra le ipotesi c’è quella di differenziare l’entrata in vigore delle misure, scaglionandole tra l’1 e 15 ottobre.
Ad oggi, secondo i dati, 13,9 milioni di lavoratori ha già il Green pass, 4,1 milioni ancora non lo ha: l’obbligo riguarderebbe in totale, quindi, circa 18 milioni di persone.
Accelerare sul Pass nei luoghi di lavoro, serve ad avvicinarsi in 3 o 4 settimane a un “punto di sicurezza”, entro la metà di ottobre arrivare alla vaccinazione completa di 44 milioni di persone, l’81,7% della platea, per avvicinarsi all’uscita della pandemia.

L’aspetto delicato è quello delle sanzioni, difficili da applicare soprattutto nel privato, ma da modulare anche nel pubblico a seconda del tipo di amministrazione, con diversi procedimenti disciplinari: ci sarebbe la sospensione dal lavoro e dallo stipendio dopo violazioni reiterate per alcune categorie, come già per gli insegnanti. L’obbligo si applicherà ai tribunali e anche per gli organi costituzionali ci sarà una spinta ad adeguarsi.

Quindi a metà ottobre per entrare negli uffici e nelle fabbriche, sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza o per guidare autobus e taxi, bisognerà essere vaccinati almeno con la prima dose da 14 giorni, essere guariti nei precedenti nove mesi, avere un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti.

Sarebbe stato stabilito anche il prezzo calmierato per i tamponi fino al 31 dicembregratuiti per chi non può fare il vaccino, al prezzo di 8 euro sotto i 18 anni, a 15 euro per tutti gli altri.

La data del 15 ottobre pare sia stata scelta perché in quel periodo «c’è il rischio (evidenziato dagli scienziati) che la curva possa tornare a salire anche per effetto della riapertura delle scuole e del maggior affollamento sui mezzi pubblici e per questo sembra escluso che si possa andare oltre per l’obbligo di green pass».

Il via libera al provvedimento arriverà giovedì 16 settembre, in occasione di una nuova riunione del Consiglio dei ministri.

Tratto da Notizie Virgilio