BONUS EDILIZI: ENEL ABBANDONA IL PROGETTO PER LA CESSIONE DEI CREDITI. INSORGONO LE CATEGORIE PROFESSIONALI SULLE MISURE DEL GOVERNO

Cessione Crediti Enel

Cessioni crediti da bonus edilizi: ENEL X non conferma l’impegno ad attivare la piattaforma utile a sbloccare i crediti

Inizialmente, ENEL X aveva manifestato l’intenzione di realizzare una piattaforma online per consentire la cessione dei bonus edilizi accumulati da privati e aziende, in aggiunta alle misure governative al fine di sbloccare i crediti incagliati a causa del DL n 11/2023 noto come Decreto Blocca Cessioni.

Questa notizia potrebbe deludere coloro che speravano in una soluzione online per sbloccare i crediti incagliati, ma al momento non sono ancora disponibili alternative o altre iniziative simili da parte di ENEL X . L’ipotesi informale della Piattaforma di ENEL X era quella di costruire una società veicolo con il compito di acquisire crediti fiscali dalle banche, per liberare la loro capienza fiscale. Con la Piattaforma, Enel X, avrebbe dovuto ritrasferirli a terzi quali le grandi società partecipate, con capienza sufficiente a smaltirli.

Ricordiamo dai dati ufficiali ANCE del mese di giugno, che i crediti incagliati riguardano somme enormi per oltre 30 miliardi coinvolgendo oltre 200mila famiglie e 180mila imprese sul territorio. In pochi attualmente sono rimasti attivi.

Per chi avesse il problema della cessione dei crediti, è bene ricordare che, lo scorso 19 luglio, la sottosegretaria al MEF Lucia Albano nell’interrogazione a risposta immediata presso la Commissione Finanze della Camera, aveva indicato le banche attive in quel momento: 

  •  Intesa San Paolo;
  •  Unicredit;
  •  Sparkasse.

Sarebbe necessario un ulteriore aggiornamento della situazione attuale degli istituti ancora attivi nelle cessioni soprattuto alla luce del blocco annunciato da ENEL X.

Intanto il parere degli esponenti delle categorie tecniche è unanime: la percentuale dell’incentivo fiscale andrebbe calibrata verso il basso e, soprattutto, dovrebbe essere prioritariamente individuata una soluzione adeguata, sia per i lavori in esecuzione, sia per i crediti di imposta incagliati.

In generale, il punto di vista del presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli Presidente dei Geometri Italiani è stato netto: “Gli esperti dicono che le emissioni dei gas serra sono alla base del riscaldamento globale e del cambiamento climatico; le calamità naturali, inoltre sono sotto gli occhi di tutti. Non possiamo permetterci di andare contro corrente, annullando una misura a favore del risparmio energetico dei fabbricati che, va sì rimodulata, ma senza iniziative unilaterali. Queste ultime – ha aggiunto – sembrano non tenere conto che il Superbonus 110% ha fatto lavorare tecnici qualificati e manodopera preparata”.

A seguire, ha precisato: “Le condizioni del nostro patrimonio edilizio sono state prima illustrate in Parlamento da un rapporto molto dettagliato della Rete Professioni Tecniche, e poi consegnato a maggio scorso. Oltre 12 milioni di edifici residenziali presenti nel Paese sono stati realizzati prima del 1977, si tratta del 64% circa, e il restante 20% entro il 1997. Epoche in cui – conclude il presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli – non esistevano o non venivano applicate tecniche legate all’efficientamento energetico, nonché al rafforzamento strutturale in un’ottica anti-sismica”.