AGEVOLAZIONI PRIMA CASA: ESTENSIONE BIENNALE E APPLICAZIONE RETROATTIVA

L’Agenzia delle Entrate ha recentemente chiarito l’applicazione retroattiva del termine biennale per il mantenimento delle agevolazioni fiscali legate alla prima casa in caso di vendita dell’immobile. Con la risposta n. 127 del 5 maggio, l’ente ha fornito precisazioni sui requisiti necessari affinché tale misura possa essere applicata non solo agli atti di compravendita stipulati a partire dal 1° gennaio 2025, ma anche agli acquisti effettuati nel 2024, a condizione che non sia stato superato il precedente limite annuale previsto.
Questa modifica normativa, introdotta dalla Legge di Bilancio 2025, rappresenta un significativo ampliamento delle condizioni per accedere alle agevolazioni fiscali. In particolare, offre ai contribuenti un periodo di due anni per vendere l’immobile precedentemente acquistato con i benefici fiscali prima casa, consentendo loro di mantenere tali vantaggi anche su un nuovo acquisto. L’articolo 1, comma 116, della legge specifica che la proroga non è esclusivamente riservata agli atti stipulati dal 2025, ma si estende anche ai casi in cui, alla data del 31 dicembre 2024, il precedente termine annuale non fosse ancora decorso.
Dal punto di vista fiscale, l’agevolazione si traduce in una riduzione dell’imposta di registro al 2% e delle imposte ipotecaria e catastale a 50 euro nel caso di acquisti da privati. Per gli immobili acquistati direttamente dal costruttore, invece, si applica un’IVA agevolata al 4%, mentre le imposte di registro, catastale e ipotecaria ammontano a 200 euro. Tuttavia, è fondamentale rispettare i nuovi termini previsti dalla normativa, poiché il mancato adempimento comporterebbe la decadenza delle agevolazioni e l’obbligo di restituire quanto risparmiato.
L’estensione del termine biennale offre maggiore flessibilità ai contribuenti, consentendo loro di pianificare la vendita della propria abitazione con più tranquillità e di effettuare un nuovo acquisto usufruendo dei benefici fiscali previsti. Inoltre, la possibilità di applicare retroattivamente la norma agli acquisti effettuati nel 2024 fornisce un ulteriore margine di manovra a chi si trova già in possesso di un immobile acquistato con le agevolazioni prima casa e sta valutando una nuova operazione immobiliare.
Questa evoluzione normativa si inserisce in un più ampio quadro di misure volte a favorire la mobilità residenziale e a sostenere il mercato immobiliare, offrendo un incentivo concreto a chi desidera cambiare casa senza rinunciare ai benefici fiscali previsti dalla legislazione vigente. È quindi essenziale che i contribuenti interessati verifichino attentamente le condizioni per accedere a questa estensione e pianifichino le loro operazioni immobiliari in conformità alle nuove disposizioni, evitando così eventuali penalizzazioni fiscali.