BONUS PER RISTRUTTURARE UNA CASA GREEN: SPETTANO SUBITO 1.800 EURO

bonus verde

Rientrano in preventivo anche i costi legati alla progettazione dei lavori, da parte di un professionista

Un bonus senza Isee  per favorire la ristrutturazione degli immobili, nella fattispecie per ciò che riguarda l’ammodernamento e l’adeguamento dell’abitazione o di alcune aree condominiali specifiche, ai nuovi standard per una casa più green è possibile. L’agevolazione è di tipo fiscale e permette di recuperare una parte delle spese affrontate per sistemare il giardino oppure le aree verdi in comune con altri condomini.

Bonus senza Isee 2022: chi ha diritto al bonus verde

Riconfermato in ogni suo aspetto fino al 2024, il bonus verde porta con sé anche  alcune novità. Hanno diritto all’agevolazione, che consiste in una detrazione fiscale, fino a un massimo di 1.800€, coloro che hanno preso la decisione di ammodernare il giardino o un terrazzo, per ciò che riguarda la singola abitazione oppure gli spazi in comune, se in condominio.

Le disposizioni riguardanti il bonus verde, relativamente alle parti in comune dei giardini condominiali, prevedono un tetto massimo di spesa di 5.000 euro, per ogni unità immobiliare ad uso abitativo. 

Può beneficiare del bonus  non solo il proprietario dell’immobile, come è ovvio che sia. Infatti, hanno facoltà di accedere alla misura anche chi possiede solo la nuda proprietà dell’immobile, nonché chi si avvantaggia del suo usufrutto o è in affitto. Possono procedere con i lavori anche i beneficiari di comodato d’uso gratuito nonché tutti coloro che risultano assegnatari di una casa popolare.

In sostanza, la detrazione fiscale prevista dal Governo per questo genere di lavori spetta per immobile e non per soggetto. Ne consegue che il proprietario (o chi per lui) può eseguire i lavori su più immobili, avendo la possibilità di usufruire dell’agevolazione fiscale per ognuno di essi.

Come richiedere il bonus verde 2022

La detrazione fiscale permette di ridurre il valore delle imposte lorde (Irpef), in fase di dichiarazione dei redditi, da versare allo stato.  Per tale motivo, in termini giornalistici, si fa riferimento alla detrazione come a un bonus senza Isee, dal momento che appunto nulla ha a che vedere con il reddito del nucleo familiare, ai fini del suo ottenimento, bensì con quello Irpef del singolo soggetto.

Secondo quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2022, si stabilisce che la detrazione fiscale concessa ammonti al 36% su una spesa complessiva non superiore a 5.000 euro per ogni unità immobiliare.

In sostanza, tutti coloro che desiderano eseguire tali lavori per il proprio giardino o un’area verde in comune, su un tetto massimo di spesa di 5 mila euro, possono usufruire della detrazione fiscale del 36%, come previsto dalla Legge di Bilancio 2022, e quindi della somma di 1.800€ da scalare dalle tasse dovute. L’importante, per poter usufruire del bonus verde, è che l’edificio sia già esistente. Quindi, non è possibile usufruirne per edifici ancora in costruzione.  La logica della misura infatti sta nella necessità di ristrutturare aree che necessitano di ammodernamento e di rendere più green le abitazioni. A oggi, la possibilità di avvantaggiarsi di questo bonus senza Isee risulta prorogata al 2024. 

Quali interventi rientrano nel bonus verde 

I lavori contemplati dall’agevolazione, riportando qui di seguito l’elenco delle spese agevolabili, relative a questo bonus senza Isee per il verde di immobili residenziali. Le aree in oggetto devono risultare scoperte e private, all’interno di edifici già esistenti, come ad esempio nel caso di pertinenze o recinzioni. Nel preventivo iniziale, valido per coprire i costi fino a 5.000€ rientrano:

  • grandi potature
  • riqualificazione di prati
  • realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili
  • impianto di irrigazione
  • realizzazione di pozzi 
  • messa a dimora di piante e arbusti di ogni possibile tipologia.

Inoltre, via libera anche alla detraibilità dei costi da sostenere per la fioritura, dal momento che è possibile far rientrare nelle spese anche piante in vaso. Rientrano in preventivo anche i costi legati alla progettazione dei lavori, da parte di un professionista specializzato nel settore. Non rientrano invece tra i lavori, e le relative spese, ammessi tutto ciò che riguarda i cosiddetti lavori eseguiti in economia, vale a dire con il fai da te. Infatti, solo rivolgendosi a ditte specializzate, si ha la possibilità di giustificare le spese affrontate, documentando quindi i lavori eseguiti in favore della sistemazione a verde di aree scoperte.