EDILIZIA BIOCLIMATICA E TERRA CRUDA: L’EFFICIENZA TERMICA DEI MATERIALI

Nel contesto della riqualificazione dei borghi storici italiani, si assiste a una progressiva rivalutazione delle tecniche costruttive tradizionali basate sulla terra cruda. Questi edifici, spesso risalenti a epoche preindustriali, dimostrano prestazioni termiche sorprendenti, capaci di superare quelle offerte dai materiali da costruzione convenzionali come il cemento armato o il cartongesso.
Composizione e proprietà termofisiche
La terra cruda è una miscela non cotta composta da:
- Argilla: agisce da legante e conferisce plasticità
- Sabbia: garantisce stabilità strutturale
- Paglia: migliora la coesione e riduce la densità
- Acqua: necessaria per l’impasto e la lavorabilità
Questa combinazione, apparentemente semplice, genera un materiale con una capacità termica specifica di circa 51 kJ/m²·K, valore che risulta essere cinque volte superiore rispetto a quello del cartongesso moderno. Tale parametro indica la quantità di energia necessaria per variare la temperatura di un metro quadrato di superficie, rendendo la terra cruda un eccellente accumulatore termico.
Prestazioni climatiche e risparmio energetico
Le murature in terra cruda si comportano come volani igrotermici, ovvero sistemi capaci di assorbire e rilasciare calore e umidità in modo graduale. Durante le ore diurne, l’argilla immagazzina energia termica, che viene poi ceduta lentamente durante la notte, contribuendo alla stabilizzazione delle escursioni termiche interne.
In ambienti estivi, le superfici interne realizzate con terra cruda mantengono temperature inferiori di 1,5–2°C rispetto a quelle rivestite in cartongesso, senza l’ausilio di impianti di climatizzazione. Questo si traduce in una riduzione dei costi energetici per il raffrescamento fino al 60% rispetto alle strutture in cemento tradizionale.
Tecniche costruttive e applicazioni contemporanee
Le tecnologie costruttive impiegate includono:
- Cob: impasto modellato manualmente e stratificato
- Adobe: mattoni essiccati al sole
- Pisé (o tapia): terra compressa in casseforme
Queste metodologie, oggi reinterpretate in chiave moderna da architetti esperti in bioarchitettura e da comunità di permacultura, permettono di realizzare edifici ad alta efficienza energetica, a basso impatto ambientale e con eccellenti proprietà di comfort abitativo.
Regolazione igroscopica e qualità dell’aria
Oltre alle prestazioni termiche, la terra cruda possiede proprietà igroscopiche che le consentono di assorbire e rilasciare vapore acqueo, contribuendo al mantenimento di un tasso di umidità relativa ottimale all’interno degli ambienti. Questo effetto migliora la qualità dell’aria e riduce la necessità di sistemi di deumidificazione meccanica.
Tradizione e innovazione: un paradigma sostenibile
Mentre l’edilizia contemporanea si affida a soluzioni energivore come condizionatori e materiali sintetici, le costruzioni in terra cruda dimostrano che la sostenibilità può essere raggiunta attraverso la riscoperta di tecniche ancestrali. Questi edifici, spesso definiti “poveri” per la semplicità dei materiali, si rivelano invece intelligenti e resilienti, capaci di offrire comfort abitativo senza dipendere da fonti energetiche esterne.
Sintesi tecnica
| Caratteristica | Terra cruda | Cartongesso | Cemento |
|---|---|---|---|
| Capacità termica | 51 kJ/m²·K | ~10 kJ/m²·K | ~20 kJ/m²·K |
| Delta termico estivo | -2°C | 0°C | +1°C |
| Risparmio energetico | Fino al 60% | Basso | Medio |
| Regolazione umidità | Attiva | Passiva | Assente |
In breve
- L’argilla ha una capacità termica 5 volte superiore al cartongesso
- In estate, le pareti in terra cruda mantengono ambienti più freschi senza impianti
- Il risparmio sui costi di raffrescamento può raggiungere il 60%
- Tecniche costruttive millenarie come cob, adobe e pisé tornano protagoniste nei borghi italiani restaurati
