Questo periodo di crisi sanitaria ha portato anche i professionisti degli studi tecnici professionali alla raccolta di un numero elevatissimo di dati c. d. “particolari”, come la rilevazione della temperatura della clientela, dei fornitori e chi fa accesso ai locali dell’attività. Il problema che ci si pone, e le conseguenti domande, è chi deve gestire questi dati? Come si devono regolare i datori di lavoro? Come devono essere trattati? Il datore di lavoro può rilevare la temperatura corporea del personale dipendente o di utenti, fornitori, visitatori e clienti all’ingresso della propria sede? Domande che destano preoccupazioni in quanto si tratta di dati relativi allo stato di salute, e quindi i dati più delicati da trattare. Queste sono solo alcune delle domande alle quali l’autorità Garante per la Privacy ha cercato di chiarire rispondendo a delle FAQ che ……